Adozione a Distanza Bolivia. Un caldo Natale a 4000 metri!

E’a tre isolati dall’istituto che comincia il Natale. Qui ce la Chiesa Virgen de la Esperanza, dove i bambini abbandonati portano a Gesù bambino la loro preghiera di avere una famiglia.

Natale in Bolivia vuol dire canzoni. Si chiamano “villancicos” e sono le preferite dei bambini ospiti dell’istituto Virgen de la Esperanza, a La Paz. La casa dei bambini boliviani, sostenuta grazie all’Adozione a Distanza, è su un altopiano a circa 4.000 metri d’altezza ma, nonostante l’altitudine, il Natale lo avvolge con il suo calore.

Dal primo giorno dell’avvento, comincia, con questo sottofondo musicale, la decorazione del centro: carta pesta, colla e fantasia sono gli ingredienti principali della giornata.

Ma è a tre isolati dall’istituto che, tuttavia, comincia il Natale dei bambini del centro: è proprio lì che si trova la Chiesa Virgen de la Esperanza dove il sacerdote è pronto ad accogliere la comunità per la Santa Messa. Ogni anno, a mani giunte, le loro preghiere salgono ai limiti dell’Altopiano fino a trasformarsi in speranze, come le preghiere dei bambini che non sono ancora figli.

Sono proprio le mura del centro dove si torna dopo la celebrazione della Messa ad accendere ulteriormente la speranza del Natale: su quei muri sbiaditi da tempo, ci sono le foto di tutti i bambini che grazie al sostegno ricevuto con l’Adozione a Distanza hanno avuto l’abbraccio di una mamma e un papà grazie all’officina dei miracoli dell’adozione.

E nell’attesa di essere abbracciati, il giorno di Natale trascorre serenamente, con le canzoni, la zuppa calda, i regali delle suore, la cioccolata calda del pomeriggio e infine, la stanchezza della sera, che mette in pausa le emozioni del giorno, i giochi e i racconti purché il giorno dopo si possa ricominciare con un’altra splendida colazione in compagnia!

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