Che succede quando una mamma decide di non far rientro in comunità mamma-bambino?

“Questa settimana in Casa Caterina una mamma ha deciso, con molta fatica, di non far rientro in comunità dopo la seconda udienza avuta col giudice del tribunale per i minorenni” racconta Anna, l’educatrice di una delle 7 comunità mamma bambino sostenute dal progetto Fame di Mamma.

Alle spalle una storia fatta di grandi abbandoni e di un’adolescenza in comunità educativa. Una mamma, Laura, che sin dal suo ingresso in Casa Caterina ha manifestato una grande fatica a rimettere piede in comunità.

Ciò nonostante ha voluto comunque tentare, per restare vicino al suo bambino.

Purtroppo per queste mamme, che non hanno vissuto un’infanzia fatta di coccole, giochi e rassicurazioni, occuparsi dei loro piccoli “ – spiega Anna – implica uno sforzo a volte superiore alle loro reali possibilità. Troppi pensieri, troppi ricordi e troppe emozioni da gestire tutte insieme. “

Per quanto gli operatori l’abbiano supportata, Laura è stata sopraffatta da emozioni troppo presenti, vive e cocenti. “Io non so cantare la ninna nanna a Mario, perché nessuno me l’ha mai cantata”, “non so cosa fa una mamma, perché la mia non c’è mai stata” diceva spesso agli operatori della comunità.

Quando i pensieri sono troppi, le mamme in fragilità come Laura, si piegano sotto il peso del loro passato, e il loro amato bambino per quanto sognato, desiderato, cercato e amato, diventa una fatica in più. Laura piangendo ha ammesso che le costava tanto salutare il suo bambino, ma sceglieva di lasciare la comunità per dare a Mario e a se stessa un’opportunità per stare in futuro meglio insieme.”

E così martedì dopo aver saputo dal giudice che avrebbe potuto incontrare in spazio protetto il suo bambino,  Laura ha scelto di lasciarlo alle cure delle educatrici di Casa Caterina.

Una scelta difficile per Laura, ma anche per chi resta.  Si fa fatica a comprendere che chi ci vuol bene, ci lascia. Ma può accadere e ora lo sa anche Piero, un bambino accolto in Casa Caterina insieme alla sua mamma, che proprio stamattina ha chiesto: “Ma perché Laura non è restata con Mario”?  Caro Piero, quando le mamme hanno tanti pensieri non riescono ad occuparsi del loro bambino pur amandolo. Mario e la sua mamma continueranno a volersi bene e riceveranno l’aiuto di altri grandi  a volergli bene e per riuscire pian piano a stare meglio insieme, quando si avrà la mente e il cuore più libero e meno pesante.” – lo ha rassicurato, Anna.

Ad oggi le comunità mamma bambino di Ai.Bi. hanno garantito ascolto, cura e protezione a 102 nuclei mamme con figli e  348 bambini grazie a quanti hanno sostenuto il progetto Fame di Mamma.