Bimbo abbandonato dopo il parto a Torino, come lui centinaia in tutta Italia: “Storie che devono uscire dal limbo”

Griffini (Ai.Bi.): “Il caso di ‘Giovannino’ ricorda gli oltre 300 bambini adottabili che nel nostro Paese aspettano una famiglia. La gara di solidarietà nei suoi confronti dice che, quando queste storie escono dal ‘limbo’, gli italiani hanno un cuore grande”. Persiste il mistero della Banca Dati

“Il caso di ‘Giovannino’, il bimbo abbandonato in ospedale a Torino dopo essere stato cercato con la fecondazione eterologa perché gravemente malato riporta al centro del dibattito il tema degli oltre 300 bambini che, in Italia, sono stati dichiarati adottabili e attendono una famiglia. Per questo bambino, dopo che la sua storia è uscita dal ‘limbo’, si è scatenata una gara di solidarietà. Significa che le famiglie italiane hanno un cuore grande”. Il commento sulla vicenda torinese, che ha visto un neonato essere abbandonato all’ospedale Sant’Anna subito dopo il parto, in seguito alla diagnosi di Ittiosi Arlecchino, una rara e grave patologia, è di Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini.

L’organizzazione è nata oltre trent’anni fa da un movimento di famiglie adottive e affidatarie e da allora porta avanti la sua battaglia contro l’abbandono minorile in Italia e nel mondo.

“Oltre alle infinite ‘neglect list’, le liste dei bimbi dichiarati adottabili, che ci arrivano da tutto il mondo – prosegue Griffini – non possiamo e non dobbiamo dimenticare quelli che sono qui, nel nostro Paese. Se per una storia che ‘buca’ sui media si ottiene una risposta così forte e generosa, significa che bisogna far uscire tutte queste storie dal ‘limbo’”.

“In aggiunta – continua il presidente di Amici dei Bambini – questa vicenda ci ricorda una volta di più che gli italiani sono un popolo accogliente e generoso. Questo significa che la crisi delle adozioni nel nostro Paese è un controsenso. Ecco perché chiediamo, una volta di più, al mondo politico e istituzionale di credere nelle adozioni, di investire su questo settore, in particolare anche quello dell’adozione internazionale. Le famiglie che compiono un così grande gesto d’amore meritano di essere sostenute, non osteggiate”.

In questo scenario persiste inoltre il mistero della Banca Dati dei minori adottabili, prevista sulla carta dalla legge 149 del 2001 ma che solo nel 2017 ha visto il collegamento telematico dei 29 Tribunali per i minorenni.