Il successo delle vaccinazioni: contagi e ospedalizzazioni -92% da aprile. E i figli denunciano i genitori perché non li fanno vaccinare

Per la quattordicesima settimana consecutiva calano i contagi e i nuovi casi settimanali, mentre le terapie intensive segnano -90% rispetto ad aprile. Ma il cammino delle vaccinazioni non deve rallentare

Prosegue il trend in discesa dei contagi da Coronavirus: nell’ultima settimana sono stati “solo” 7.004 i nuovi casi, ovvero il 34,2% in meno rispetto alla settimana precedente e, soprattutto, in ulteriore e costante calo dalla fine della “terza ondata”.

Calano tutti gli indicatori dei contagi da Coronavirus

Altro dato notevole è quello sottolineato dalla Fondazione Gimbe, che indica come dal 6 aprile ci sia stata una discesa dei posti letto occupati negli ospedali del 92,2% e del 90,3% di quelli di terapia intensiva. Calano anche i decessi (221 nell’ultima settimana contro i 411 della precedente) e gli attualmente positivi: “Da 14 settimane consecutive – ha dichiarato il Presidente della fondazione Gimbe Nino Cartabellotta a Il Giorno – si registra una discesa dei nuovi casi settimanali”.
Notizie senza dubbio positive a cui, però, si affianca anche un allarme: la drastica diminuzione dei tamponi effettuati, in un momento in cui, con le diverse varianti del virus in circolazione, il tracciamento sarebbe più che mai importante. Soprattutto sarebbe importante potenziare il sequenziamento, in modo da monitorare la diffusione della cosiddetta “variante Delta” che, secondo tutte le previsioni, sarà ben presto dominante in tutta Europa.

E proprio il diffondersi della variante Delta deve tenere alta l’attenzione sulla campagna vaccinale: come dimostra l’Inghilterra, più avanti dell’Italia sui vaccini, dove la contagiosità dell’ultima variante ha portato un’impennata dei casi, soprattutto tra i non vaccinati.

I due ragazzi toscani che vogliono vaccinarsi, contro il parere dei genitori

Non vaccinati dei quali, come riferiscono le cronache, fanno parte anche i due ragazzi toscani, uno di Firenze e uno di Grosseto, che hanno deciso di andare contro il parere dei genitori no-vax e chiedere ad associazioni e avvocati come fare per potersi ugualmente vaccinare, anche se minorenni e senza il consenso dei genitori.
Una questione non semplice da dirimere, visto che in Italia non esiste la figura dell’avvocato dei minori che, in casi come questi, potrebbe intervenire nell’esclusivo interesse dei ragazzi e senza richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria. Nessuno dei ragazzi, infatti, vorrebbe arrivare a denunciare i genitori, ma le strade alternative non sono poi molte: rivolgersi al garante per l’infanzia e l’adolescenza, oppure ai servizi sociali. Ma la libertà di manovra non è molta.
Il sospetto è anche che quelli dei ragazzi toscani siano solo due casi usciti dall’ombra per l’insistenza e la caparbietà dei protagonisti: probabilmente sono molti altri i minori che si trovano in situazioni analoghe, perché figli di genitori no-vax oppure perché figli di coppie separate in cui un genitore è favorevole e uno contrario.

Purtroppo, come sottolinea al Corriere della Sera l’avvocato Gianni Baldini, presidente dell’Associazione degli avvocati matrimonialisti e per la tutela dei minori della Toscana: “Nel nostro ordinamento giudiziario i minorenni non possono decidere sulla propria salute e neppure incaricare un legale. Sarebbe auspicabile un intervento della scuola che potrebbe attivare i servizi sociali affinché presentino un ricorso in tribunale. Ma ci sarebbe un conflitto, mentre la figura dell’avvocato minorile potrebbe risolvere il caso senza andare davanti al giudice”.