Un’adozione a distanza in memoria del marito

La signora Mirella cercava qualcosa per portare avanti la memoria del marito e il loro impegno nel volontariato. L’ha trovata nell’Adozione a Distanza di una bambina del Kenya, a cui scrivono e mandano regali extra anche i suoi figli e i nipoti. Sognando un giorno di poterla conoscere di persona

Mirella gestisce un bed&breakfast sul lago di Garda. Le sue giornate sono molto intense, scandite dall’ospitalità ai turisti – entusiasti delle sue torte e delle sue prime colazioni – e dal tempo dedicato alla famiglia, soprattutto ai due nipotini di 10 e 8 anni. Anche perché, da qualche tempo a questa parte, sono proprio loro i partner che tengono viva un’altra attività che “scandisce”, seppure in maniera diversa, la vita di Mirella, guardando molto lontano. Fino ad arrivare in Africa.

Un’Adozione a Distanza condivisa in famiglia

“Quando sette anni fa è mancato mio marito – racconta Mirella con grande semplicità – abbiamo pensato di fare qualcosa in famiglia che ricordasse il suo e il nostro impegno sociale. Il volontariato, infatti, ha sempre fatto parte della nostra vita: ci organizzavamo per garantire il doposcuola ai bambini con qualche difficoltà; donavamo tempo per i piccoli ospiti di case famiglia; facevamo attività per la Croce Rossa. Avevamo anche maturato l’idea di estendere la famiglia con un’adozione, dopo l’arrivo dei figli. La cosa, alla fine, non si è realizzata, nel concreto, ma ci ha dato modo di trovare la risposta a quanto volevamo fare in memoria di mio marito”.
Già, perché la risposta al desiderio di prolungare la solidarietà, anche per conto di chi non c’era più, è stata un’Adozione a distanza.
“Conoscevo Ai.Bi. da tanto tempo – continua Mirella – proprio per il nostro impegno di volontari in casa famiglia e al Pan di Zucchero di Roe Volciano, dove anche i miei nipoti ogni tanto vengono a fare visita portando qualche gioco. Così è stato naturale rivolgersi all’associazione per avviare un sostegno a distanza in onore del papà (suo marito, ndr): era un modo per far sentire tutti partecipi, figli e nipoti”.
E così è stato. Mirella e la sua famiglia hanno visto crescere una bambina che vive in Kenya e che oggi ha 10 anni. “Il nostro è un sostegno continuativo che permette alla bambina di andare a scuola, di essere accudita nelle sue necessità, e alla sua mamma di avere un piccolo aiuto in più. Da lei riceviamo sempre foto, qualche disegno e gli auguri in occasione delle ricorrenze, così come le informazioni su come procede l’adozione a distanza”.

Un rapporto che cresce giorno dopo giorno

Come detto, anche i nipotini di Mirella si inseriscono in questa corrispondenza, inviando pensieri e disegni fatti da loro.
“Proprio qualche giorno fa i miei nipoti, parlando della loro amica a distanza, mi dicevano quanto questo li aiuti a rendersi conto di tutto ciò che hanno e, quindi, li faccia sentire in dovere di godere di ogni piccola cosa, ogni giorno. Credo sia una esperienza positiva anche per loro, in prospettiva”
La relazione con la bambina keniota è tale per cui ogni tanto anche i figli di Mirella inviano attraverso Ai.Bi. qualche dono extra.
Non manca che una cosa, a questo punto: “È vero – conclude Mirella. Chissà che un giorno non si vada a conoscerla!”.

Chiunque può seguire l’esempio di Mirella e i suoi nipoti, decidendo di attivare un’Adozione a Distanza in uno dei Paesi in cui Ai.Bi. opera, in Africa, Asia e Sud America. Tutte le informazioni nella pagina dedicata all’Adozione a Distanza sul sito di Ai.Bi.