Siria. Storie di rinascita, prima del terremoto

Anche oggi, all’indomani del terribile terremoto che ha colpito anche il nord ovest della Siria, continuiamo a raccontare le storie dei beneficiari del progetto di Ai.Bi. sul territorio. Perché la speranza viva ancora, anche sotto le macerie

La regione di Idlib, nel nord ovest della Siria, è quella che più di tutte ha sofferto e sta soffrendo le conseguenze di oltre 10 anni di guerra civile. Proprio qui Ai.Bi., insieme al suo partner locale Kids Paradise, porta avanti dal 2013 i suoi progetti di Cooperazione, come quello sul “rafforzamento della resilienza attraverso l’assistenza umanitaria e il sostegno alle attività agricole nella Siria nord-occidentale”, che nella prima settimana di febbraio, prima che arrivasse il terremoto a devastare proprio quelle terre, il cooperante di Ai.Bi. Hussein aveva monitorato in una missione sul campo.
Perché il progetto si trovava in fase avanzata, con i beneficiari ormai selezionati, le sementi di grano consegnate e le prime piante ormai in crescita.
Nelle scorse settimane abbiamo raccontato alcune storie di questi beneficiari che, oggi, all’improvviso, si ritrovano a dover fare i conti anche con le conseguenze di un terribile terremoto che, per forza di cose, ha cambiato gli scenari presenti e futuri.
Ma non per questo vogliamo smettere di riportare le loro testimonianze. Con l’augurio che proprio la speranza che era tornata a fiorire nelle loro vite possa essere una piccola certezza a cui aggrapparsi di fronte a questa ennesima “curva” maledetta del destino.

Ahmed Alloush

Ahmed Alloush è un uomo di 45 anni, contadino nel villaggio di Ain El-Hamra. L’uomo ha due figli, uno dei quali è affetto da atrofia cerebrale. Essere diventato uno dei beneficiari del progetto di Ai.Bi. e Kids Paradise che prevede la distribuzione di grano e sementi significa per lui la possibilità di soddisfare i bisogni della famiglia e riuscire a occuparsi delle esigenze del figlio disabile.

Naila El Daly

Naila è una contadina di 60 anni del villaggio di Ain El Hamra, divorziata e con tre figlie a cui ancora dare aiuto e supporto. La donna ha ricevuto semi di grano e il primo paniere agricolo nell’ambito del progetto portato avanti da Ai.Bi. con il supporto locale di Kids Paradis. Grazie a questa fornitura Naila potrà piantare il suo campo e ottenere entrate sufficienti per aiutare la famiglia a superare le difficili condizioni di vita.

Farha Hamrash

Farha racconta la sua esperienza in prima persona: “Sono una donna di 49 anni, del villaggio di Ain El Hamra. Sono vedova, con un figlio. Ho ricevuto semi di grano dall’organizzazione del progetto e, con questi, potrò coltivare il mio campo per ottenere un raccolto di grano che venderò, così da poter avere del denaro da utilizzare per soddisfare ai bisogni della mia famiglia”.

Queste storie sono state raccolte prima che il terremoto sconvolgesse scenari presenti e speranze future della popolazione di quelle terre già così martoriate. Per questo, oggi più che mai c’è bisogno di rimanere vicino alle famiglie del nord ovest siriano, scegliendo di attivare un’Adozione a Distanza per una famiglia siriana, a partire da soli 0,83 centesimi al giorno.
Per l’emergenza del terremoto, Ai.Bi. ha attivato anche una raccolta fondi di emergenza.

Oppure per dare il proprio contributo si può effettuare effettuare un bonifico bancario all’IBAN IT40Z0306909606100000122477, specificando nella causale: emergenza terremoto Siria e Turchia.
É possibile anche fare un versamento su c/c postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini IBAN: IT89R0760101600000000003012 causale “emergenza terremoto Siria e Turchia”