Nascite: mai così male in Italia. Una spinta e un buon esempio potrebbe passare anche dall’Adozione internazionale

Nel quadro drammatico della denatalità in Italia, l’Adozione Internazionale potrebbe dare un contributo significativo. Specie oggi, quando nel mondo ci sono più bambini adottabili che coppie disposte ad accoglierli

Ormai è diversi anni che le notizie (negative) sui dati riguardanti le nascite in Italia si susseguono a ogni aggiornamento dei dati Istat. Purtroppo, anche l’ultimo bollettino non cambia la situazione, certificando come nel primo semestre del 2025 le nascite siano ulteriormente calate: 166mila, per un meno 7% rispetto al già deludente 2024.

Se a questo numero si associa un “più 1,7%” di morti, tra gennaio e giugno 2025 rispetto all’anno precedente, è chiaro che il quadro che si va a delineare è quello di “un vero e proprio inverno demografico che rischia di avere un impatto potenzialmente devastante sul nostro Paese” – per usare le parole del presidente del Forum delle Associazioni Familiari Adriano Bordignon, riportate da Avvenire.

Rilanciare l’Adozione Internazionale

L’auspicio del Forum è quello che venga trovato spazio, all’interno della prossima Manovra del Governo, per “politiche strutturali di rilancio della natalità”, ma, al di là dei conti economici, la speranza che nel nostro Paese tornino a crescere i nuovi nati è condivisa da tantissimi, visto come, alla lunga, il peso del welfare di uno Stato sempre più anziano sia difficilmente sostenibile.
Ecco, allora, che ancora una volta, di fronte a un quadro che appare sempre più critico, ogni possibile aiuto è quanto mai importante, compreso quello che potrebbe arrivare da un rilancio delle Adozioni Internazionali.
Non è la prima volta che Ai.Bi. torna su questo tema, che purtroppo continua ad avere poca eco nel dibattito pubblico. Ma se davvero si riuscisse a tornare ai numeri di un tempo (non poi così lontano) l’impatto sarebbe sicuramente significativo, prima di tutto a livello di “esempio” fornito alla società tutta, ma anche a livello numerico.
Al contrario di altre soluzioni, tanto spesso annunciate ma difficilmente messe in atto, il rilancio dell’Adozione Internazionale richiederebbe sicuramente uno sforzo economico meno importante. Servirebbe, però, la volontà di intraprendere questa strada, cominciando dal rendere l’adozione gratuita, senza prevedere un rimborso, ma anticipando alle coppie i contributi per poter sostenere le spese dell’iter adottivo.

Nel mondo migliaia di bambini che vogliono tornare a essere figli

La decisione sarebbe sicuramente virtuosa, perché, oggi, i numeri dimostrano che ci sono più bambini adottabili rispetto alle coppie (e, presto, facendo seguito alla recente sentenza della Cassazione, anche i single) disponibili all’adozione.
Sembra veramente un assurdo paradosso, spostando l’ottica in un contesto più globale: qui, in Italia, mancano i bambini e si grida al pericolo dell’inverno demografico. Nel mondo ci sono migliaia e migliaia di bambine e bambini abbandonati che chiedono solo di tornare a essere figli. Fossimo in “un’economia di mercato”, quando domande e offerta si incontrano si avrebbe il matrimonio perfetto. A pensarci, non sarebbe poi così difficile fare in modo che la stessa cosa potesse succedere anche per l’Adozione Internazionale. Con la differenza che, qui, a guadagnarci non sarebbero solo alcuni “speculatori”, ma tutti quanti!

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it, telefonando al numero 02988221 o utilizzando la nostra live chat, che si apre automaticamente una volta nella pagina dell’Adozione Internazionale. Verrai messo direttamente in comunicazione con un nostro operatore. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati