Lo SPID non va in pensione: ecco tutte le novità fino al 2027

Con oltre 41 milioni di utenti attivi, il sistema pubblico d’identità digitale si rafforza e guarda all’integrazione con CIE e IT Wallet

Le convenzioni tra l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), Assocertificatori e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale sono state rinnovate fino al 2027, garantendo continuità al sistema pubblico d’identità digitale, con la possibilità di un’estensione fino a tre anni aggiuntivi. Un passo che consolida il ruolo dello SPID come chiave d’accesso ai servizi online italiani e apre la strada verso un’identità digitale unica, integrata con la Carta d’Identità Elettronica (CIE) e l’IT Wallet. Al momento, dunque, appare scongiurata l’ipotesi di una graduale dismissione del sistema dello SPID, come era stato ventilato in diverse occasioni, visto anche il progressivo passaggio a pagamento di alcuni dei fornitori del servizio.

Uno strumento per milioni di italiani

Negli ultimi anni SPID è diventato lo strumento più utilizzato per interagire con la Pubblica Amministrazione e numerosi servizi privati: dal pagamento di tributi locali alla consultazione dei propri dati INPS. Secondo AgID (sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici), oltre 41 milioni di cittadini possiedono un’identità SPID e, solo nel 2024, si sono registrate più di 1,2 miliardi di autenticazioni. Nel primo semestre 2025 sono già oltre 630 milioni, con circa 52 mila nuove identità a settimana. Dati che testimoniano un’adozione ormai consolidata: quasi il 90% degli italiani online utilizza regolarmente SPID.
Il nuovo accordo introduce un tavolo permanente sulla sicurezza, dedicato all’aggiornamento costante dei protocolli di protezione e al potenziamento degli strumenti di controllo delle identità. Sul fronte economico, i gestori – come Poste Italiane, Aruba e InfoCert – potranno contare su contributi pubblici per garantire standard elevati di affidabilità e continuità del servizio.
Ma il futuro va oltre la semplice manutenzione. L’intesa segna l’avvio di un ecosistema digitale più integrato e interoperabile a livello europeo, dove SPID continuerà a fungere da ponte verso il nuovo portafoglio digitale nazionale (IT Wallet). Inoltre, è previsto lo sviluppo di SPID per professionisti, imprese e persone giuridiche, ampliandone l’utilizzo oltre la sfera dei cittadini.