Carta di Identità

Carta d’identità: stop al rinnovo dopo i 70 anni

Il decreto Semplificazioni elimina l’obbligo di rinnovo: meno burocrazia e tempi d’attesa. Restano da chiarire i dettagli tecnici

Il nuovo decreto Semplificazioni, atteso in Parlamento, introduce una misura destinata a incidere sulla vita di milioni di cittadini: per chi ha superato i 70 anni non sarà più necessario rinnovare la carta d’identità alla scadenza. L’obiettivo dichiarato è ridurre burocrazia e tempi di attesa, semplificando l’accesso ai servizi.

Che cosa prevede il provvedimento?

Attualmente la validità del documento è di dieci anni per gli adulti, cinque per i minori tra 3 e 18 anni e tre per i bambini sotto i 3 anni, come stabilito dalla normativa vigente. Il rinnovo, che può essere richiesto fino a 180 giorni prima della scadenza, avviene presso il Comune di residenza o domicilio e comporta code e procedure che coinvolgono ogni anno centinaia di migliaia di persone.
Con la nuova disposizione, al compimento dei 70 anni la carta resterà valida a tempo indeterminato o per un periodo più lungo rispetto a oggi. La misura è stata annunciata dal ministro per la Pubblica Amministrazione e rientra in un pacchetto di interventi mirati a rendere la P.A. più digitale ed efficiente.

Possibili chiarimenti

Si attende, comunque, il testo definitivo del provvedimento, per chiarire casi “limite” come potrebbe essere quello di chi ha rinnovato la carta d’identità a 61 anni. Tecnicamente, i 10 anni scadono ai 71 e, dunque, dovrebbe rimanere valido per sempre il documento già in suo possesso. Ma questo potrebbe voler dire arrivare, magari, a 90 anni, con una carta d’identità ferma a 30 anni prima, foto e dettagli compresi.