Colombia: 1.500 famiglie affidatarie cercasi

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L’Instituto Colombiano de Bienestar Familiar (ICBF) quest’anno investirà più di 57 milioni di euro per le famiglie affidatarie (“hogar sostitutos”), che corrisponde ad un aumento del 45% rispetto alla spesa dell’anno precedente.

Attualmente sono 14.408 i minori fra bambini, bambine e adolescenti, di cui l’ICBF si prende cura attraverso il loro affido presso altre famiglie. Di questi, ben 2.590 (18%) sono minori diversamente abili a livello fisico o psichico.

All’inizio di aprile 2013 è stata convocata una conferenza in cui il direttore generale dell’ICBF, Diego Molano Aponte, ha dichiarato di voler trovare 1.500 nuove famiglie che si assumano la responsabilità di prendersi in affido uno (o più) dei circa 4.500 minori rimasti senza cure genitoriali, provenienti da tutto il Paese, collocando, così, almeno un terzo dei bambini che hanno bisogno di una casa e un nucleo famigliare.

Vogliamo garantire i diritti a questi bambini, dando loro maggior attenzione e protezione, e offrendo loro un ambiente familiare e amorevole, che possa facilitare il loro sviluppo personale, affinchè superino con successo la propria vulnerabilità”, ha detto Aponte.

Le zone della Colombia che più necessitano di famiglie affidatarie sono Bogotà e Medellìn, e la regione di Casanare. Il target di bambini che più ha bisogno di essere accolti da queste famiglie comprende minori indigeni, bimbi vittime di abuso sessuale, piccoli in condizione di disabilità, o ancora quelli che abbiano compiuti già 10 anni.

In conformità all’articolo 36 della Legge 1607 del 2012, inoltre, visto che si riconosce la solidarietà delle famiglie accoglienti, a partire dal secondo semestre del 2013 si farà avere loro una “borsa lavoro” equivalente ad un salario minimo vigente per legge, che varierà secondo il numero dei bambini presi in affido e le ore effettive di accoglienza. È proprio per questa nuova direttiva che la spesa devoluta alle famiglie affidatarie avrà un incremento del 45% rispetto all’anno precedente.

Si implementeranno altresì i corsi di formazione e di perfezionamento, questa volta non più rivolti solo alle mamme, ma a tutto il nucleo famigliare, circa tematiche importanti quali la gestione dei problemi psicologici dei bambini in affido, i modelli genitoriali, il primo soccorso in caso di incidenti domestici e tanto altro.

Molano Aponte ha lanciato un appello a tutte le famiglie colombiane affinchè contribuiscano al lavoro che fa l’ICBF per garantire la protezione dei diritti dei minori rimasti senza cure genitoriali.