Torino: Sei un bambino che disturba? Non puoi entrare in Chiesa

La chiesa vietata ai bambini--U10103085579894Dv-318x260--330x185Sul portone del Santuario di San Filippo Neri, a Torino, appare questa scritta: “In questa chiesa, durante le celebrazioni liturgiche, non sono ammessi bambini ed infanti che disturbino”.

Sono dure le parole di padre Giuseppe Goi che se la prende anche con i genitori che, durante l’omelia domenicale, lasciano che i figli facciano chiasso.

“I genitori devono educare e molti non sono capaci di farlo”, accusa il Parroco. “Chi mai si sognerebbe di portare un neonato che piange al cinema?”

La decisione ha sollevato immediate polemiche, tra i parrocchiani.

“La chiesa dovrebbe essere aperta a tutti, specie ai bambini” dice Ilaria Monfardini, mamma della piccola Morgana, 1 anno. “Vado a messa in tanti posti – prosegue -, capita che la bimba alzi la voce ma nessun parroco mi ha mai invitata a uscire. Ho chiesto spiegazioni sul profilo Facebook della chiesa, cinque minuti dopo è stato cancellato il mio commento”.

Anche Luciana Graziano, nonna di due nipoti, non approva: “Se un neonato piange in chiesa pazienza, non li si può escludere per questo”.

Le lamentele non si placano: una lettera di protesta è stata lasciata anche nella cesta delle offerte. I cartelli sui portoni, invece, sono stati strappati più volte.

A suggerire una soluzione diversa è Gabriele Falci, seminarista nella parrocchia San Pietro a Quaracchi, un sobborgo di Firenze. “Nella nostra chiesa – dice – abbiamo predisposto una nursery nella sagrestia dove le mamme possono seguire la messa con un collegamento audio e video, mentre i bimbi giocano senza disturbare”.

Fonte: La Stampa