Bolivia: perché gli adolescenti scappano dalle “case famiglia”?

bimbipentolinoÈ una percentuale davvero esorbitante: l’86% delle persone scomparse in Bolivia è composto da minorenni che scappano di casa.

Delle 194 persone che sono state dichiarate scomparse da gennaio ad aprile del 2013, 168 sono minori che hanno deciso di fuggire dalla propria famiglia. E di questi ultimi, il 70% è ritornato a casa, secondo il report della Divisione delle Forze Speciali per la lotta contro il Crimine (“Fuerza Especial de Lucha Contra el Crimen” – F.E.L.C.C.).

Il responsabile di questa divisione di polizia, Wálter Sossa, ha dichiarato che le restanti 26 denunce per scomparsa facevano riferimento a persone, tra minorenni e adulti, vittime di tratta o corruzione, che si sono allontanate da casa contro la propria volontà. E la maggior parte dei minori scomparsi viene rapita da clan familiari per sfruttamento sessuale.

Per quanto concerne la fuga volontaria dei ragazzi boliviani, invece, la Polizia ha riscontrato 4 motivi principali fra cui, il primo e più frequente, è legato alla violenza domestica.

“Quando i minori vivono in questi ambienti, è impossibile che vogliano restarci. La soluzione più semplice per loro è fuggire”, ha dichiarato Sossa.

“Un’altra delle ragioni è il desiderio degli adolescenti di vivere la propria vita di coppia in totale libertà. E all’opposizione della famiglia, scappano, generalmente insieme al proprio partner per metter su famiglia o viaggiare in altre città”, ha aggiunto.

“Un altro motivo è quello dello scarso rendimento scolastico. I minori dai 13 ai 18 anni, che sono stati rimandati in una materia, o anche hanno addirittura perso l’anno, piuttosto che affrontare dei genitori violenti, preferiscono evitare di rientrare a casa per non essere puniti.

L’ultima causa, molto frequente, è la negligenza di alcuni genitori che frequentano eventi sociali, feste o posti affollati con i propri figli piccoli, facendosi vedere dai minori in stato di ebbrezza, e dimenticandosi così di prendersi cura dei bambini”.

Dopo la realizzazione della piattaforma per le denunce delle persone scomparse, inaugurata nel settembre del 2012, la Polizia ha avviato indagini e ricerche degli scomparsi subito dopo aver ricevuto la denuncia da parte dei familiari.

I poliziotti hanno distribuito volantini con la foto dei dispersi nelle varie unità e agenzie, come la Direzione Generale per l’Immigrazione, l’Interpol, e il Difensore Civico per l’Infanzia e l’Adolescenza”, ha aggiunto Sossa.

 

Fonte: Agenciabrasil