Usa. Fallisce agenzia di adozioni: migliaia di documenti abbandonati. Si cancella così il passato di un figlio

documenti“Avete adottato con la New Life? I dati personali vostri e di vostro figlio potrebbero venire distrutti per sempre.”

Il tam tam è stato rapidissimo: sui siti internet di quasi tutte le agenzie statunitensi è apparsa la notizia allarmante: l’agenzia New Life Adoption Agency di New York, che due anni fa ha chiuso i battenti, ha anche abbandonato migliaia di cartelline, file e documenti contenenti informazioni preziose.

La montagna di 48 scatoloni occupa adesso più di metà cantina di Robert Lahm, un avvocato che vive nella cittadina newyorchese di Syracuse. Contengono fascicoli con tutti i documenti relativi alle adozioni fatte dall’agenzia negli ultimi vent’anni.

E’ una documentazione dettagliata e “sensibile”: dai referti medici alla situazione finanziaria dei genitori adottivi, ai nomi segreti dei genitori biologici, lettere di addio e storie di abbandoni. Tutto verrà distrutto entro pochi mesi, se nessuno si farà avanti, rivendicando il proprio dossier.

Lahm non aveva nessun rapporto con la scomparsa agenzia, se non quello di aver dato in affitto la palazzina che ne ospitava la sede; per due anni ha cercato di trovare qualcuno disposto a trasferire la massiccia documentazione in una banca dati organizzata. Ma né gli ex proprietari della New Life né gli assistenti sociali che avevano raccolto la documentazione se ne vogliono occupare.

Edward Fintel, l’avvocato che ha seguito la chiusura della New Life nel 2011, aveva cercato di convincere il foster care a prendersi carico degli scatoloni. Dopo aver chiamato ben 90 agenzie per le adozioni dello stato di New York, si è arreso di fronte alle continue risposte negative e ai reiterati rinvii. Anche una lettera inviata a Gladys Carrion, responsabile dello Office of Children and Family Services, non ha sortito alcun risultato.

Così Lahm, per trovare una rapida soluzione, ha lanciato un appello al mondo delle agenzie Usa, sperando che qualche famiglia adottiva, leggendolo online, si faccia avanti e salvi informazioni per lei preziose.

Credo che tutti i bambini adottati, prima o poi, vogliano conoscere i particolari, anche se tristi, della loro storia” ha spiegato Lahm. “Purtroppo i funzionari locali e il personale della New Life se ne sono lavati le mani, disinteressandosi completamente del materiale informativo in loro possesso. Adesso spero che almeno i genitori che avevano adottato un bambino con quell’agenzia si mettano in contatto con me”.

Anche se gli scatoloni rischiano di finire nell’immondizia, ottenere la documentazione non sarà facile: l’avvocato della defunta agenzia, Golda Zimmerman, insiste che rivelare i dati segreti contenuti nei dossier è illegale: la legge protegge infatti i nomi dei genitori biologici ed occorre dunque, come minimo, un permesso del tribunale dei Minori per ottenere informazioni.

Che mi incriminino pure!” risponde provocatoriamente Lahm, che di fatto è proprietario degli scatoloni abbandonati nella sua cantina. “ Farò qualsiasi cosa pur di salvare le storie di questi genitori adottivi e dei loro figli.

Dal nostro corrispondente Usa Silvia Kramar