Garante dell’infanzia attacca Letta: non si tenga la delega sulla famiglia

VINCENZO SPADAFORAVincenzo Spadafora, garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, non digerisce la decisione presa dal premier Enrico Letta, di trattenere per sé la delega alla famiglia, senza nominare nemmeno un sottosegretario. Prende carta e penna ed elenca al Primo Ministro le difficoltà che comporta questa decisione. Cerca poi di fare fronte comune con le associazioni interessate. In particolare quelle aderenti al coordinamento “Per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”; al gruppo di lavoro per la “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, e al tavolo nazionale affido (e dunque per tutti e tre i coordinamenti anche ad Amici dei Bambini).

Vi scrivo a seguito della notizia che il Presidente del Consiglio Enrico Letta manterrà la competenza sulle politiche per la famiglia, competenza cruciale anche per l’azione dell’Osservatorio nazionale e del Centro Nazionale per l’Infanzia e l’adolescenza”, si legge nella lettera.

Emerge la preoccupazione di Spadafora che invita Letta a un cambio di passo. Il garante sottolinea come la stessa Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza non abbia ancora iniziato ad operare. E ricorda come «vani sono stati finora gli appelli ai parlamentari affinché tale commissione venga ‘stralciata’  dalle logiche partitiche che ne stanno provocando il non funzionamento, a sei mesi dalla nomina del nuovo Parlamento».

Il garante dell’infanzia e adolescenza chiude motivando la decisione di scrivere alle associazioni perché preoccupato per la «mancanza dei luoghi nazionali deputati all’attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti» e precisato che tale mancanza «sta seriamente inficiando la possibilità di dare risposte adeguate alla crisi in atto».

Si vedrà nei prossimi giorni quanto la nomina di Michela Brambilla a presidente della commissione bicamerale, avvenuta ieri, 22 ottobre, potrà sbloccare i lavori. Visto che la neopresidente dichiara: «Dobbiamo investire con convinzione sui nostri figli, che rappresentano il futuro del Paese. E dobbiamo essere la voce di chi è più debole e ha bisogno di tutele»

Intanto sulla delega alla famiglia che Letta ha trattenuto per sé interviene il presidente del Forum Famiglie, Francesco Belletti: «E’ una scelta ambivalente. Da un lato la famiglia viene messa apparentemente al centro dell’agenda politica, ma dall’altro, di fatto, questa delega causa  una mancanza di interlocutore diretto con cui parlare delle tematiche a noi care. La vera priorità del Governo deve essere l’attuazione del piano nazionale, che per noi è uno strumento indispensabile».

Alla domanda su cosa si aspetti da Enrico Letta, ci dice: «Mi aspetto che nella legge di stabilità inserisca alcuni provvedimenti per la famiglia e mi aspetto anche la valorizzazione dell’Osservatorio nazionale che sta facendo un ottimo lavoro e che si sta già mobilitando per organizzare una conferenza che si terrà a metà del 2014».

Si tratta della Conferenza Nazionale della Famiglia che rappresenta un appuntamento importante anche per i diritti dell’infanzia. Ricordiamo che la prima Conferenza era stata organizzata a Firenze nel 2007 con Rosy Bindi, mentre la seconda a Milano nel 2010 con Carlo Giovanardi. Da quest’ultimo appuntamento era stato stilato il piano nazionale per le famiglie, approvato poi nel 2012.

Conclude Belletti: «Ma il piano è rimasto senza finanziamenti, e rischia di restare solo un pezzo di carta».