Limena (PD). L’assessore al Sociale: procedure più brevi per affido o i bambini corrono un grave rischio

affidoDa Limena, in provincia di Padova, si alza una voce a difesa dei tanti bambini abbandonati nelle comunità educative. E’ quella dell’assessore al Sociale Stefano Tonazzo, che, commentando l’adesione del Comune al progetto “Mai più un bambino”, per la tutela dei minori allontanati dalle famiglie di origine problematiche e pericolose, chiede alle istituzioni di attivarsi per ridurre i tempi di affido e accorciare le procedure. Nell’interesse dei minori, naturalmente, ma anche delle casse comunali. A supporto della sua richiesta, ha presentato apposita mozione in Consiglio comunale.

“Da 16 mesi”, ha detto Tonazzo, “abbiamo in carico due bambini non ancora in età scolare, allontanati dalla famiglia di origine, ritenuta non più idonea a educarli e accudirli. Sono stati pertanto inseriti in una comunità protetta, ma tutto questo ci è costato finora oltre centomila euro: 80 mila per pagare la struttura e il resto per l’assistenza psicologica e la costante verifica che la struttura sia idonea per il benessere psicofisico dei due bambini.”

Spetta al competente Tribunale per i Minori decidere se reinserire i bambini nella famiglia d’origine o darli in affido. Nell’attesa che l’autorità si pronunci, intanto è trascorso già un anno e mezzo.

Questo significa che questi piccoli si sono inseriti nella struttura e si sono affezionati al personale. Chiamano ‘mamma’ un’operatrice. Se il tribunale li destinerà altrove, quanto soffriranno questi bimbi? sottolinea l’assessore, che denuncia anche lo scarso appoggio ricevuto. “Purtroppo ci siamo resi conto dell’impossibilità, da parte del Comune, di ricevere risposte e collaborazione da parte dei giudici, nell’intento di instaurare un rapporto collaborativo a tutela dei minori e dell’impossibilità di prevedere un orizzonte temporale in cui l’affido alla comunità cessi a favore del decreto di adottabilità oppure un rientro presso il nucleo familiare originario.”

Collaborazione o no, qualcosa per questi bambini bisogna farlo, e presto. “Se i tempi del ricovero in comunità si dilatano in modo eccessivo, diventa pericoloso per lo stato psicologico dei bambini.”