Da Mandela a Marilyn Monroe quante sono le “adozioni famose”?

mandelaImmaginiamo che il Sudafrica fosse ancora prigioniero dell’Apartheid e che il mondo non avesse mani conosciuto i computer Apple, il fascino di Marilyn Monroe, le canzoni di John Lennon e… i gol di Mario Balotelli. Sarebbe stato di certo un mondo più povero e se non è così è anche merito delle pratiche di affidamento e di adozione. Sì, perché alcuni dei più grandi personaggi della politica, della musica, dello sport e del cinema hanno avuto la possibilità di diventare tali anche grazie all’educazione ricevuta dalle loro famiglie adottive o affidatarie.

Il più grande di tutti è sicuramente Nelson Mandela. Il padre della democrazia in Sudafrica rimase orfano di padre e, all’età di 9 anni, venne adottato dal capo dell’etnia Thembu. Storia simile quella del padre della Apple, Steve Jobs, che venne dato in adozione subito dopo la nascita. Più articolate le vicende di Marilyn Monroe e di John Lennon. La divina attrice trascorse gran parte della sua infanzia in case famiglia. In padre, infatti, l’aveva abbandonata prima ancora della nascita, mentre la madre si rivelò incapace di prendersi cura di lei, a causa di problemi economici e di salute mentale. Il componente dei Beatles invece scelse di proposito di separarsi dalla famiglia, non accettando di seguire il padre nel suo trasferimento in Nuova Zelanda, e a 6 anni venne adottato da una zia.

La storia di Mario Balotelli è decisamente di attualità, legata alla realtà dell’emigrazione dal continente africano. L’attaccante della nazionale è nato a Palermo da due immigrati ghanesi, Thomas e Rose Barwuah, e successivamente adottato dalla coppia bresciana dei Balotelli all’età di 3 anni.

Ma di adozioni e affidi “famosi” ce ne sono ancora molti altri. L’ex presidente degli Stati Uniti Billl Clinton vide prima il padre morire in un incidente automobilistico e poi la madre trasferirsi a New Orleans per proseguire gli studi: il “piccolo” Bill venne quindi lasciato in affidamento ai nonni. Molto particolare è la storia  dell’attore americano Richard Burton: nato Jenkins, giunto all’età di 17 anni venne quasi adottato dal professor Philip Burton del quale assunse il cognome, nonostante la legge glielo avesse impedito.

Due personaggi molto diversi tra loro, lo scrittore Edgar Allan Poe e l’attrice Ingrid Bergman, sono accomunati da una triste vicenda biografica: entrambi persero i genitori quando avevano solo 2 anni. Furono adottati il primo da un ricco mercante e la seconda da uno zio. In casa di parenti andarono anche l’attore premio Oscar Jamie Foxx e lo scrittore, giornalista, drammaturgo e attore Truman Capote: quest’ultimo venne dato in affidamento quando aveva 6 anni, dopo il divorzio dei suoi genitori.

Il politico, religioso e attivista americano Jasse Jackson venne invece adottato dal secondo marito di sua madre. Il padre naturale, uno dei primi uomini d’affari afroamericani di successo, non lo riconobbe perché sposato a una donna diversa dalla madre di Jasse.