Che strano Renzi! Prima ritiene urgente cambiare la legge sulle adozioni, ora la legge in vigore è ‘lungimirante’

Ho un’idea riguardo alla legge sulle adozioni internazionali: chi ride della sua riforma, se la ride in faccia ai bambini. Il premier Renzi parla di adozioni sin da quando era un candidato qualsiasi alle primarie. E oggi, cosa ci tocca leggere? Che l’attuale sistema dell’adozione è “una bella pagina del nostro Paese”… Che la vecchia legge è “lungimirante”… Ma sono dichiarazioni coscienti di deputati all’altezza dell’emergenza o di politici dissociati dalla realtà? “Lungimirante” cosa? Vadano a bussare alle coppie di genitori che da mesi, se non da anni, sono in lista di attesa. Forse le famiglie dovrebbero far sentire la loro voce. Forse siamo tutti un po’ colpevoli, tutti abbiamo abbassato il livello di attenzione su questa battaglia lasciando il destino di milioni di bambini abbandonati in un tunnel di burocrati senza cuore.

Marco

 

RITRATTO-MARCO-GRIFFINI200Gentile Marco,

le dichiarazioni fatte da Matteo Renzi fin dalle primarie avevano fatto sperare che finalmente fosse arrivata una nuova generazione di politici, capaci di intercettare i problemi reali del nostro Paese. Anche solo per questione anagrafiche, un premier 40enne, marito di un’insegnante, padre di tre figli, è parso a tanti italiani la persona giusta per sintonizzarsi sui reali problemi delle famiglie. Speranza rafforzata anche dalla squadra di ministri composta per la prima volta da tante giovani donne. Le quali avrebbero potuto dare un forte contributo su tematiche legate per esempio alle politiche familiari. E invece finora l’agenda del Governo è stata orientata su altro. Il dibattito sulla fecondazione eterologa ha scalzato in un battibaleno quello sull’adozione internazionale. Eppure quest’ultimo argomento ha catalizzato l’attenzione di 15mila famiglie, firmatarie del manifesto ‘Oltre la Crisi’ promosso da Ai.Bi. Ed è stato recepito in ben due proposte di modifica della legge 184 del 1983. Peccato che, assegnate alla competente Commissione, la loro discussione non è mai partita. Se solo ciascun adulto vivente in Occidente avesse realmente consapevolezza che nel mondo ogni 15 secondi viene abbandonato un bambino, altro che alzare la voce! C’è da non dormirci la notte, sentendoci ognuno per quel che gli compete, responsabile del destino di milioni di bambini che non hanno fatto domanda per venire al mondo. Ma ci sono e hanno bisogno di ognuno di noi.

Grazie per la sua riflessione, che è solo lo sprone a continuare la nostra battaglia accanto ai bambini meno fortunati che vivono ai quattro angoli del mondo.

Cari saluti,

Marco Griffini

Presidente di Ai.Bi. -Amici dei Bambini