Grazie all’obbligo del Green Pass a fine ottobre raggiunto il 90% di vaccinati

Con l’avvio, il 15 ottobre, dell’obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori, il governo spera di somministrare la prima dose al 90% della popolazione vaccinabile. Intanto in rete parte la raccolta firme per la vaccinazione obbligatoria

L’attualità degli ultimi giorni è giustamente incentrata sulla manifestazione No Green Pass di Roma e le sue conseguenze. Ma se, da un lato, il movimento contrario alle restrizioni imposte dalla certificazione fa sentire la sua voce, dall’altro, più silenziosa ma numericamente senza dubbio più rilevante, c’è la grande maggioranza della popolazione che è favorevole. Secondo un sondaggio realizzato da SWG per La7, per esempio, su un campione di 800 soggetti maggiorenni residenti in Italia, il 65% degli intervistati si dice favorevole all’introduzione dell’obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori.

Percentuale vaccinati: obiettivo 90% grazie all’obbligo di Green Pass

D’altra parte, proprio il Green Pass è la strada scelta dal governo per accelerare ancora una volta sul fronte delle vaccinazioni: il 15 ottobre è la data ormai “fatidica” dell’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione per tutti i lavoratori e ci si aspetta un’impennata delle richieste di vaccino nei giorni immediatamente prima, come era avvenuto all’indomani dell’annuncio dell’obbligo salvo poi assistere a un calo delle somministrazioni con il passare del tempo.
Per questo, il Ministero della Salute ha pensato di rilanciare il messaggio anche con una campagna di comunicazione che punta sui medici di famiglia, invitati a contattare i loro assistiti non ancora vaccinati per provare a fargli cambiare idea.
L’obiettivo del Governo è arrivare al 90% di copertura della popolazione vaccinabile entro la fine del mese di ottobre, mentre, al momento, la percentuale di chi ha ricevuto almeno una dose è intorno all’85%.
Numericamente, si tratta di circa 2,7 milioni di prime dosi che, al ritmo attuale di 50 mila somministrazioni al giorno richiederebbe 54 giorni, ma se si riuscisse a raddoppiare la quantità giornaliera, nell’arco di meno di un mese si potrebbe arrivare a una soglia che allontanerebbe l’obbligo vaccinale, strada che per ora Mario Draghi preferisce non percorrere.

Bassetti firma la petizione per l’obbligo di vaccinazione

Chi su questo fronte ha invece rotto gli indugi è l’associazione di consumatori Assoutenti, che attraverso la piattaforma Change ha lanciato una raccolta firme per chiedere di rendere obbligatoria la vaccinazione contro il Covid-19.
A dare maggiore risalto alla notizia c’è il nome del primo firmatario: il dottor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e tra i più noti virologi italiani.
Come riporta il sito Fanpage, il presidente di Assoutenti Furio Truzzi spiega come “sia oramai improcrastinabile una legge dello Stato che superi le divisioni in atto in tema di Green Pass, imponendo la vaccinazione obbligatoria a tutti i cittadini salvo quei soggetti a rischio o con particolari patologie”.
Nel testo che accompagna la petizione si sottolinea che l’obbligatorietà del vaccino tutelerebbe “le persone in condizioni critiche o con particolari patologie”, le quali non possono sottoporsi alla vaccinazione e, di conseguenza, “dipendono” dalla copertura vaccinale di tutti gli altri.
Qualcosa che anche Ai.Bi. sa bene, dato che tanti dei beneficiari delle nostre iniziative sono proprio dei soggetti in condizione di fragilità e che per questo corrono rischi maggiori degli altri.