A passi spediti verso le unioni omosessuali mentre l’adozione internazionale resta abbandonata a se stessa

adozioni gayIn casa Pd sono d’accordo. La legge sulle unioni civili deve essere portata a casa in tempi stretti: l’obiettivo è arrivare a un sì entro le regionali o al massimo entro l’estate secondo un iter ben preciso e scadenzato: esame in Commissione Giustizia (a partire dalla prossima settimana),  Aula e passaggio alla Camera.  Non si vuole perdere tempo, dunque, ma andare dritti all’obiettivo.

Una celerità e una chiarezza di intenti politici encomiabile se fosse messa in pratica in settori, come l’adozione internazionale che, invece, reclama attenzione da quasi due anni da quando è stato presentato il disegno di legge di riforma del settore e presentati una ventina di atti parlamentari tra interpellanze e interrogazioni. Ma con scarsi risultati: rimanendo nei fatti inascoltati. E a farne le spese sono i 168 milioni di bambini soli al mondo.

Morale della “favola”: mentre le adozioni internazionali sono allo sfascio e stanno morendo (con un calo nel 2014 del 30%, passate dalle 2.825 del 2013 a circa 2000, e del 50% in meno rispetto al 2010) sembra proprio che questo dramma non rientri nelle priorità del Governo tantomeno del PD che preferisce piuttosto parlare di questioni ideologiche.

Si accelera dunque sulla regolamentazione delle coppie di fatto (eterosessuali e gay). “La nuova legge punterebbe a regolare – dice Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme costituzionali – con unione civile le coppie dello stesso sesso, per le coppie etero resta il matrimonio. Alcuni Paesi come Francia, Spagna, Portogallo hanno il matrimonio egualitario. Noi siamo per le unioni civili gay”.

Principio che viene ribadito dallo stesso Premier Matteo Renzi che assicura: “Non faremo un’altra campagna elettorale parlando di unioni civili al futuro” fissando così la “road map” per una legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Dalla riunione al Nazareno con i parlamentari dem, emerge, infatti, che il Pd è unito sulla necessità di fare la legge e su alcuni aspetti come la pensione di reversibilità per il partner, osteggiata invece da Ncd.

Ma restano divisioni tra democratici su nodi tutt’altro che secondari come quello dei figli. E per sminare il terreno, avanza anche l’ipotesi di stralciare dal testo già all’esame del Senato la parte che riguarda le coppie di fatto e far avanzare solo la proposta di unioni civili omosessuali, sul modello tedesco. Anche se i centristi, con Maurizio Sacconi, non ci stanno e avvertono: fatevele da soli.

Renzi fa orecchio da mercante e procede spedito sottolineando che il risultato deve essere portato a casa in tempi stretti. “Entro le regionali –, spiegano i renziani -, la legge sulle unioni civili di gay e lesbiche deve essere legge, o quantomeno approvata al Senato, dove più forte è l’impatto  dei “conservatori” di ogni partito”.

Per quanto riguarda, nello specifico l’adozione da parte delle coppie gay, nel Pd c’è chi come la relatrice Monica CirinnàIvan ScalfarottoAlessandro Zan, è a favore della “stepchild adoption”, cioè l’adozione del figlio del partner. Ma c’è anche chi, come Emma Fattorini e Stefano Lepri, propone una soluzione più “soft” come l’affidamento.

Insomma riflettori puntati sui diritti delle coppie omosessuali, attardandosi su disquisizioni ideologiche e di principio mentre ci si dimentica dell’adozione internazionale. Chi lo spiega ai 168 milioni di bambini che vivono senza l’amore di un padre e di una madre? Di una famiglia che li accolga nel loro cuore e casa?

Fonte: http://www.secoloditalia.it/2015/03/renzi-vuole-unioni-omosessuali-mezzo-pd-adozioni-gay/