“Abbiamo deciso di convivere con i miei genitori per risparmiare soldi: ci daranno l’idoneità?”

Salve a tutti,

io e mia moglie abbiamo fatto i colloqui con l’assistente sociale e lo psicologo.

Per motivi logistici conviviamo con i miei in una casa di circa 150 metri quadri, godendo sempre della massima libertà. All’ultimo colloquio lo psicologo ha detto che sembra che non ci siamo svincolati dalla famiglia di origine.

Noi abbiamo deciso di convivere con i miei per risparmiare soldi ai fini di un’eventuale adozione internazionale, inoltre abbiamo una casa di una parente anziana che sarebbe disposta a cedercela per il futuro. Ma, ora che siamo solo in due, preferiamo non accettare l’offerta di questa nostra parente. Nel caso servisse siamo però disponibilissimi a trasferirci.

Lo psicologo per questo ci farà con l’assistente sociale una relazione negativa.

Secondo voi è risolvibile con un ricorso? Noi siamo preoccupati.

Grazie a tutti

Carissimi,

il problema che ponete non è semplicissimo.

Lo psicologo può aver dato una sua interpretazione al fatto che voi viviate in casa con i genitori ma sicuramente l’impressione che ne deriva è una mancanza di autonomia del vostro nucleo familiare anche se questo viene giustificato da un punto di vista economico.

Voi affermate che la relazione sarà negativa: occorre aspettare per capire se effettivamente sarà così. Qualora fosse davvero negativa, c’è la possibilità di fare indubbiamente ricorso.

Valutate bene però la situazione: anche il paese straniero dove verrà inviata la relazione psicosociale potrebbe avanzare dubbi sulla vostra residenza “comune”.

Cordialmente.

Irene Bertuzzi

Settore Adozioni Internazionali Ai.Bi.