Adozione a distanza Kenya. “Abbiamo cominciato con Kate, ma oggi sosteniamo anche la sorella”

Un abito da principessa tutto rosa e una torta enorme. Così Kate ha festeggiato l’undicesimo compleanno grazie a Barbara e Leonardo e alla loro adozione a distanza doppia

Per il suo 11esimo compleanno, Kate ha indossato un abito da principessa tutto rosa preso per l’occasione, ha scelto una torta enorme e ha invitato tutti gli amici del quartiere: una festa molto partecipata, di cui Barbara e Leonardo hanno oggi una specie di reportage fotografico.

“Abbiamo ricevuto un centinaio di foto, è stato molto bello, non ci aspettavamo una reazione del genere! Volevamo fare un regalo a Kate e così tramite la referente di Ai.Bi. abbiamo fatto una donazione in più, destinata al suo compleanno. Forse avrei preso per lei qualcosa di più sobrio rispetto all’abito rosa – dice Barbara sorridendo – ma… senz’altro non le sarebbe piaciuto, quindi benissimo così! Le foto mostrano quanto la bambina fosse felice: ha perfino organizzato insieme alla sorella una specie di spettacolo in cui si è esibita ballando!”.

Il sostegno a distanza è anche questo:

poter esaudire desideri di bambini che non hanno mai potuto provare la gioia della festa seguendo esattamente i propri desideri. E per Kate questo piccolo grande sogno è diventato realtà grazie alla sua sostenitrice, Barbara, che insieme al marito nel febbraio del 2020 decise di avviare un sostegno a distanza con i progetti di Ai.Bi. in Kenya.

“Abbiamo cominciato con Kate, ma oggi siamo sostenitori anche della sorella, più grande di un paio di anni – dicono-. Sapevamo che in famiglia erano tre figli e la mamma perché il padre li aveva abbandonati anni fa; quando poi ci è giunta notizia che la sorella più grande, Emma, era l’unica non ancora inserita in un programma di sostegno, abbiamo chiesto di poter accompagnare anche lei”.

Barbara scrive molte mail alle ragazzine, che ricambiano con piacere pensieri e disegni coloratissimi.

“È anche per questo che ho scelto Ai.Bi. per fare un sostegno a distanza: desideravo offrire un aiuto concreto e instaurare una relazione di amicizia vera, per noi e per i bambini – dice Barbara, che ha conosciuto Ai.Bi. grazie ad un papà adottivo- ogni tanto, sempre con la mediazione dei referenti locali dell’associazione, riusciamo a salutarci via Skype. Le ragazzine sono molto gentili e premurose, ci chiedono sempre come stiamo in salute e dicono di pregare sempre per noi”.

Kate e Emma sono tornate a scuola da poco, dopo le lunghe chiusure a causa della pandemia. “Sono molto preoccupare per il Covid, anche di questo ci chiedono spesso”.

Barbara e Leonardo vorrebbero un giorno andare a conoscere le bambine di persona, appena sarà possibile viaggiare più facilmente. “E se in futuro Kate e Emma volessero studiare fuori dal loro Paese beh…saremmo felici di ospitarle in Italia!”.