Adozione internazionale. Com’è fatta una Neglect List? Sono 1147 nomi incolonnati in un file Excel. 1147 vite che potrebbero essere diverse

Le Neglect List sono elenchi di bambini adottabili dai vari Paesi che periodicamente gli enti autorizzati ricevono. Elenchi di minori da anni in orfanotrofio che vengono dichiarati adottabili quando forse è oramai troppo tardi per trovare accoglienza in una famiglia adottiva

Chi conosce Ai.Bi. da più tempo e conosce le sue “battaglie” sa bene cosa siano le Neglect List. Ma vale sempre la pena fare un piccolo ripasso: si tratta di liste di nomi di bambini dichiarati adottabili, che periodicamente gli enti autorizzati all’Adozione Internazionale ricevono dai vari Paesi. Di per sé, si potrebbe pensare, è uno strumento di “lavoro”. Certo, ma trattandosi di adozione e, dunque, di vite umane, di storie, di persone e, soprattutto, di minori, ricevere una Neglect List non è come ricevere una lista di prodotti rimasti in magazzino, anche se, a volte, la dolorosissima impressione è che per qualcuno sia un po’ così.

L’ultima Neglect List dalla Colombia: un file Excel con 1147 nomi

Il problema è che queste Neglect List sono sempre lunghissime e descrivono, nella freddezza di qualche casella Excel per ciascuna, un’enorme quantità di vite che ormai difficilmente potranno trovare accoglienza in una famiglia. Perché i nomi all’interno di quelle liste sono per la maggior parte di bambini ormai grandi, che soffrono di diverse patologie o che fanno parte di fratrie: tutte caratteristiche che rendono molto complicato si possa aprire, per loro, la possibilità di un’adozione. Ma la cosa che fa più male è che quasi sempre questi bambini sono in orfanotrofio da anni, prigionieri di una combinazione mortifera di burocrazia e “miti culturali” che, di fatto, impedisce loro di avere una famiglia in cui crescere.
Proprio in questi giorni, per fare un esempio e non lasciare la discussione nell’astrattezza di chi una Neglect List non l’ha mai vista, Ai.Bi. ha ricevuto l’ultima di queste liste dalla Colombia: un semplice file Excel, allegato a una mail, di 174,2 KB, per dire quanto poco “peso” abbiano, anche metaforicamente, tutte queste vite di bambini abbandonati.
Aprendolo, si può scorrere un lunghissimo elenco che conta 1147 nomi! 452 femmine e 695 maschi, con un’età media di poco più di 12 anni. Di questa infinita schiera, 327 sono nella lista pur non avendo alcun problema di salute, ma unicamente perché d’età ormai avanzata o membri di fratrie più o meno numerose. 7 di loro hanno già 18 anni; 26 più di 17 anni; mentre il totale di chi ha più di 14 anni è di 418. Il più piccolo? Ha un anno e 8 mesi, e una lunga lista di patologie.
Ma tutti questi nomi, nessuno escluso, tutti questi numeri, queste righe Excel, questi singoli KB che volano nell’etere con la semplicità di un click, sono vite di bambini. Non dimentichiamolo mai!
Sono sofferenze e sogni. Sono storie che sarebbero potute essere diverse!
Ai.Bi. da tempo si spende per portare il dramma delle neglect list alla conoscenza di tutti, e non si stancherà mai di farlo finché qualcuno finalmente si accorga di questo dramma e inizi a considerarlo una priorità sulla quale agire. Per poter dare a tutti i bambini del mondo, davvero, una possibilità in più di diventare figli.