Adozione internazionale. “Ogni notte vanno a letto chiedendosi cosa abbiano loro di sbagliato o di diverso”

bimbi_brasile“Caro Consiglio Tutelare stiamo soffrendo: abbiamo bisogno di una mamma ed un papà che abbiano voglia di sorridere con noi e che trovino il tempo di ascoltare i nostri pensieri!” Questo l’incipit della lettera che due fratellini brasiliani, V. e G., 9 e 13 anni, hanno voluto scrivere di loro pugno all’Autorità centrale brasiliana.

Coraggiosi? si. Testardi? Decisamente. Del resto uno degli aspetti peculiari di adottare bimbi un po’ più grandi è che hanno ben chiaro il loro desiderio di famiglia, di calore e di amore.

V. e G. stanno lottando con tutte le loro forze per avere una famiglia vera. Quella famiglia che tarda ad arrivare perché a loro si preferiscono sempre bambini più piccoli. E così, sembra non delinearsi alternativa per questi due fratellini se non anni e anni in istituto o in sempre diverse famiglie affidatarie fino al compimento dei 18 anni. E, intanto, ogni notte vanno a letto chiedendosi cosa abbiano loro di sbagliato o di diverso rispetto agli altri bambini che varcano la porta dell’istituto per entrare in quella di una casa accogliente.

Ma anche per loro Ai.Bi. lotta in prima linea pubblicando la loro storia nella rubrica Figli in Attesa dove appelli come questo dei due fratellini brasiliani, ce ne sono tanti. E molti, per fortuna, si risolvono anche con successo.

In un solo anno (dal 2014 al 2015), infatti, grazie alle storie pubblicate in questo spazio della home page di Aibinews, sono stati adottati ben 10 bambini: 8 provenienti dalla Cina e 2 dalla Colombia.

Si tratta di bimbi ‘speciali’, per età, perché fratrie o con problemi sanitari: bambini, ingiustamente e impropriamente, difficilmente adottabili ma con uguale se non più intenso desiderio di famiglia.  

Appelli di bambini provenienti da ogni angolo del mondo: oltre che dalla Cina e dalla Colombia, dal Brasile, Moldova, Cile e Perù.

Ma sono, poi, proprio i racconti dei genitori che li accolgono in casa a rendere giustizia a questi bambini: problemi sanitari (dai più lievi ai più ‘importanti’) che si superano con fede e determinazione.

Spaccati di vita che, per fortuna, non sempre passano inosservati: e quando ciò succede si corona il sogno di uno dei tanti bambini in attesa.

Come è successo con una coppia di Firenze che dopo aver letto la storia di un bimbo della Cina nella rubrica di Ai.Bi., pur avendo tra le mani solo il decreto di idoneità e senza ancora aver dato mandato a nessun ente, si è “innamorata” di quel bambino e in soli 8 mesi lo hanno adottato. Meno di una gravidanza.

Tanti altri bambini aspettano questo “colpo di fulmine”, aspettano di innamorarsi dei loro genitori e ricambiare con infinito amore e allegria le attenzioni che da loro potranno ricevere. Non fatevi spaventare allora da eventuali problemi sanitari, o peggio dall’età di alcuni di loro, più adolescenti rispetto ad altri più piccoli. Tutti hanno diritto ad una casa con un papà e una mamma.

Come fare? Scegli l’area geografica: nella grande mappa del mondo puoi scegliere un area specifica, e così leggere i casi e le storie solo di quei paesi.

Clicca sulla mappa: leggi le storie, clicca sulla faccina di un bambino e leggi la sua storia. Compila il form richiesta: per richiedere tutte le informazioni dettagliate. In breve tempo sarai contattato dai nostri operatori. Le informazioni che ti chiediamo ci sono utili a valutare  i requisiti per portare avanti la richiesta di adozione. Un nostro responsabile ti contatterà al più presto. Per ulteriori approfondimenti, chiama il numero 02/988221 o invia una e-mail a: cercounafamiglia@aibi.it