Adozione Internazionale. Scarso supporto delle istituzioni: termina la proficua esperienza di “Adozione 3.0”

Lettera al ministro Bonetti della cabina di regia: “Abbiamo dovuto registrare con dispiacere le difformità rispetto a quanto inizialmente condiviso”

Termina la proficua esperienza di Adozione 3.0, nata nel 2019 per raggruppare, fatto mai successo in Italia, la totalità degli enti italiani autorizzati all’Adozione Internazionale. A spiegarlo, con una missiva indirizzata al ministro della Famiglia e presidente della CAI – Commissione Adozioni Internazionali, Elena Bonetti, e a tutti i 46 presidenti degli enti autorizzati , sono stati gli stessi portavoce della cabina di regia. Nella lettera sono state illustrate, con postura critica, anche le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Su tutte, evidentemente, la “percezione che l’offerta di collaborazione da parte degli enti autorizzati nei confronti delle istituzioni non sia stata recepita adeguatamente”.

Adozione Internazionale. Perché termina l’esperienza di ‘Adozione 3.0’?

“Gli enti autorizzati aderenti al raggruppamento ‘Adozione 3.0’ – prosegue poi la lettera – sono uno degli attori istituzionali del processo adottivo e alla luce dell’esperienza vissuta in questo periodo di lavoro, aggravata dagli effetti della pandemia purtroppo ancora in essere, hanno espresso numerosi dubbi sia sulle modalità che sulla reciprocità della collaborazione. La cosiddetta ‘Cabina di regia’ di Adozione 3.0 ha sempre informato puntualmente tutti gli enti autorizzati rispetto agli impegni annunciati sia dal suo Gabinetto, sia dalla Segreteria Tecnica della Commissione per le Adozioni Internazionali”.

“Ma con il passare del tempo – hanno concluso gli enti – abbiamo dovuto registrare con dispiacere le difformità rispetto a quanto inizialmente condiviso, con particolare riferimento all’Avviso di sostegno agli enti autorizzati pubblicato il 12 agosto 2020 e al Bando sui progetti di cooperazione. Nonostante tutto ciò, è stato fatto un ulteriore tentativo per fare in modo che ‘Adozione 3.0’ potesse continuare, ma le adesioni per ricomporre l’unità sono state insufficienti. Alla luce luce di quanto descritto, siamo quindi a comunicarLe che il raggruppamento ‘Adozione 3.0’ non è più attivo e che pertanto tutte le interlocuzioni a seguire andranno fatte con ogni singolo ente autorizzato”.

Resta ora da capire se, nell’immediato futuro, vi saranno ulteriori e diverse forme di aggregazione.