Adozione Internazionale. Sen. Quagliariello (FI-BP) “Il Governo è a conoscenza delle irregolarità commesse dall’ex Vicepresidente CAI? Cosa intende fare?” 

Più di tre anni perché il governo italiano prendesse atto dei disastri commessi alla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) dall’ex vicepresidente Silvia Della Monica. Ora, finalmente il Parlamento chiede al Governo di far luce sulla gestione catastrofica della Commissione da parte dell’ex vicepresidente Silvia Della Monica, ricaduta sui 140 milioni di bambini nel mondo in attesa di una famiglia.

Poco più di un anno fa, il 12 settembre 2017, all’indomani della nomina di Laura Laera a vicepresidente, con un atto senza precedenti, la Commissione per le Adozioni Internazionali, in un verbale pubblicato sul proprio sito, aveva denunciato numerose e gravi  irregolarità commesse dalla precedente vicepresidente Silvia Della Monica, ma senza esplicitarle se non ai membri della Commissione stessa.

Infatti, nella nota del 12 settembre si affermava che rispetto alla gestione precedente della Commissione era statafornita ampia documentazione a tutti i commissari attestante numerose irregolarità”; quelle note sono: anomalie su importanti documenti protocollati, mancata corrispondenza tra numeri di protocollo assegnati ai documenti e i documenti stessi, nonché l’assenza di numerosi allegati pur in presenza del numero di protocollo relativo. Il capitolo degli accordi bilaterali sottoscritti dalla ex Vicepresidente con i Paesi di provenienza dei minori adottati è forse quello più disastroso. Non sono stati reperiti gli originali e non è stato dato alcun seguito effettivo.

Ma forse c’è di più, molto di più: ed è ciò che si sono sempre domandate molte famiglie adottive o aspiranti tali nonché gli operatori del settore e i media.

Domande che però non hanno mai trovato risposte neppure dinanzi agli interrogativi dell’opinione pubblica all’indomani dell’inchiesta de Il Fatto QuotidianoAdozioni. Il lato oscuro dello Stato: cambio al vertice dopo tre anni di ombre, veleni e conflitti politico-giudiziari” che svelava un lato assolutamente inquietante dell’attività di Silvia Della Monica lasciata da chi doveva controllarla (prima il presidente del Consiglio Matteo Renzi, quindi l’allora Presidente della CAI, Maria Elena Boschi) agire perfettamente indisturbata.

Domande che ora, finalmente, il Parlamento rivolge al Governo attraverso l’interpellanza depositata lo scorso 5 novembre dal Senatore Gaetano Quagliariello (FI-BP), membro della 1° Commissione permanente Affari Costituzionali.

Se il Presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza di quanto avvenuto; quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di garantire la trasparenza nel funzionamento della Commissione e la tutela dei bambini e delle famiglie coinvolte nel sistema delle adozioni di minori stranieri.” – si chiede, in nome della trasparenza tanto decantata da questo Governo, affinché faccia luce sulla paralisi della CAI e informi l’opinione pubblica, le famiglie italiane e quanti operano nell’adozione internazionale sulla gestione catastrofica della Commissione da parte dell’ex vicepresidente Silvia Della Monica, che ha quasi mandato in frantumi ciò che veniva considerato il  fiore all’occhiello del “Made in Italy” dell’accoglienza .

Interpellanza Atto n. 4-00789, pubblicato il 5 novembre 2018, nella seduta n. 53