Adozione Internazionale. Vincenzo Starita (CAI): “Enti autorizzati ‘sentinelle’ del sistema”

L’intervento del vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali al webinar CEFAM del 16 dicembre 

Sono 461 i minori che, ad oggi, hanno ricevuto l’autorizzazione all’ingresso in Italia in Adozione Internazionale. Un numero pari al 50% rispetto allo scorso anno, ma “un importante obiettivo visto il contesto”. Un obiettivo ottenuto anche grazie agli enti autorizzati, che sono “le sentinelle” del sistema.
Lo ha affermato il vicepresidente della CAI – Commissione Adozioni Internazionali, Vincenzo Starita, in occasione del convegno-webinar “L’adozione internazionale ai tempi del Covid-19”, organizzato dal CEFAM – Centro Europeo Formazione e Accoglienza Minori lo scorso 16 dicembre, con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano.
Sento il dovere – ha detto il vicepresidente Starita – di ringraziare tutti gli attori che lavorano nelle adozioni, gli enti autorizzati. La crisi è il momento della riflessione. Sant’Agostino diceva dal male viene il bene. Il settore delle adozioni ha avuto nel momento dell’emergenza e della difficoltà abbiamo rivissuto momenti che appartenevano ai primordi dell’adozione”.
Stiamo lavorando – ha aggiunto Starita nel corso del suo intervento – per perorare l’interesse primario dei minori che vivono istituzionalizzati e che sono in attesa di incontrare la famiglia. In alcuni casi questo aspetto tocca la sensibilità degli interlocutori. Ritengo che gli Enti hanno avuto e hanno un ruolo fondamentale. Gli enti sono le sentinelle. Conoscono i paesi, le difficoltà. Ogni Paese è un mondo a sè”.
Gli enti di LIAN – Life in Adoption Network (Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Ariete Onlus, ASA Onlus, CIFA, Fondazione Patrizia Nidoli) ringraziano il vicepresidente Starita delle belle parole spese.