Adozione. Numero speciale di Vita, su affido e adozioni: l’accoglienza possibile dopo il Covid

Nello speciale, Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., parla delle neglect list e dell’importanza di considerare quella dei minori abbandonati una vera e propria “emergenza umanitaria”.

Sono circa 200 milioni nel mondo, i bambini senza famiglia, un numero che nessuno conosce con certezza e che a causa del covid è divenuto sempre più alto.

La pandemia da coronavirus non ha inciso solamente sulla salute delle persone, ma ha anche spinto l’acceleratore su un’altra vera e propria emergenza: quella dei minori soli, abbandonati o in difficoltà familiare.

Quanti bambini in attesa negli orfanotrofi di trovare una mamma ed un papà hanno dovuto attendere “ancora” a causa dell’emergenza sanitaria che ha causato ritardi e blocchi nelle procedure adottive. Quante famiglie già in situazioni precarie, si sono ritrovate, a causa dell’emergenza, ancora più in difficoltà. E in Italia, quanta “attività di tutela” – ricorda Vita- è stata paralizzata dalla prima fase, bloccando gli assistenti sociali e oscurando la scuola, che è la prima antenna del disagio di bambini e famiglie”.

Ecco che allora, il magazine Vita, del mese di febbraio, si apre con un titolo evocativo: “Nel nome del figlio” e con uno speciale sull’accoglienza possibile dopo il covid. Lo fa raccogliendo le testimonianze della Ministra per la Famiglia Elena Bonetti, dei figli adottati, famiglie, esperti, magistrati e delle associazioni attive nel settore, tra le quali anche Ai.Bi. “Sullo sfondo l’appello di Papa Francesco, a fine gennaio, in favore dell’adozione”.

In particolare, con il fondatore di Ai.Bi., Marco Griffini, si è parlato di minori che ingrossano le fila delle “neglet list”, ossia le liste dei bambini che nessuno vuole. “Per Griffini– spiega Vita- che subito dopo l’appello del Papa aveva lasciato pubblicamente la richiesta di semplificare l’adozione internazionale, il punto centrale è considerare quella dei minori abbandonati un’emergenza umanitaria e come tale sia affrontata”.