Adozione. Gli occhi delle coppie in attesa: illuminati di speranza e pronti a qualsiasi sorpresa

Ogni storia di adozione è differente. Ogni coppia ha un percorso che è unico e irripetibile. Negli occhi di tutte, però, brilla la speranza di chi sa, in fondo, che il mondo può essere infinitamente bello

Chi legge abitualmente questo sito ormai lo sa bene: Ai.Bi. è stata fondata nel 1986, ma la prima adozione, che ha dato il via al tutto, risale al 1983. Ciò significa che da oltre 40 Ai.Bi. si occupa di adozione internazionale. E in questi 40 anni di bambini accompagnati verso nuove famiglie ne ha visti circa 4000. Di coppie un po’ meno, perché tante hanno adottato delle fratrie o, magari, hanno adottato due bambini, sempre con Ai.Bi., a distanza di anni.
Sono numeri importanti, che hanno la particolarità di inorgoglire, senza autocelebrazioni ma semplicemente pensando che dietro a ciascuno di quei numeri c’è la storia di un bambino, dei suo nuovi genitori, magari di fratelli sorelle, nonni, parenti, amici… Insomma, un mondo intero di persone cambiato per sempre da quel “numero”.

Tante storie che sono un’unica storia

Quei numeri, però, hanno anche dato la possibilità a tutte le persone che sono passate da Ai.Bi. nel corso di 40 anni di imparare tantissimo. Tante storie diverse per ciascuna di quelle coppie e quei bambini, ma anche una storia unica che fa da sondo a tutte: il mondo è infinitamente bello!
Certo, davanti alle malattie, le guerre, la povertà, l’abbandono… l’affermazione può suonare un po’ esagerata, ma in 40 anni abbiamo imparato che non è così. Il fatto è che siamo stati avvantaggiati da un piccolo trucco, “scoperto” dentro gli occhi delle coppie in attesa di un’adozione.
Perché nelle pupille di queste mamme e questi papà trepidanti ci sono tutte le paure di chi vede davanti a sé una strada lunga, sconosciuta, piena di ostacoli da superare e prove da affrontare. Ma al fondo di tutto ciò, gli occhi rivelano sempre la luce meravigliosa di chi ancora crede nell’incanto e non se ne vergogna. Di chi capisce, si fida e non chiede spiegazioni. Di chi osserva con curiosità e tiene aperta la porta alla meraviglia.
Sono gli occhi della speranza, lontana, da raggiungere chissà quando e come… ma pronta a illuminare qualsiasi sorpresa si incontrerà nel cammino, fino all’arrivo della gioia più grande,piena, sbalorditiva e rivoluzionaria.

La luce della speranza

La speranza, che a volte, quando meno te lo aspetti, sembra più simile a una certezza, è la luce con cui le coppie attendono il loro momento come un dono prezioso; è un’energia vitale da invidiare, perché è totale, incrollabile e devota.
Il ché non significa che sia cieca! È una luce che ha i suoi “cali di tensione”, i suoi sbalzi, che a volte si riduce a un lumicino quando il dubbio si insinua più in profondità, ma non si spegne.
Ok, “belle parole” potrà pensare qualcuno: ma quando hai di fronte questi viaggiatori ottimisti che attendono da anni e iniziano a chiedersi perché, cosa gli si dice?
Alice, che in anni di lavoro con Ai.Bi. e l’adozione internazionale, di questi viandanti speranzosi ne ha visti a centinaia non ha dubbi. Gli si dice:
“Vi auguro orecchie tese per sentire il richiamo del bimbo che vi aspetta, senza dar credito al brusio che vuole schiacciare il vostro incanto.
Vi auguro mani salde pronte ad afferrare il futuro e le sue sorprese, per abbracciare con calore la felicità che scaturisce dall’incontro e per trattenere l’amore che vi sarà concesso.
Vi auguro piedi ben piantati per affrontare i passi incerti e un po’ di tenerezza per spalle stanche.
Vi auguro e di amare quello che state facendo. Perché tutto quel cammino è già un anticipo dell’amore che proverete abbracciando il vostro bambino”.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati