Adozione. Whatsapp: “Ci sono speranze per un adolescente di essere adottato o è impossibile?”

Il grido di aiuto di un’ adolescente arrivato via whatsapp: “Ho capito… è possibile, però non siamo la prima scelta… Scusi se ho scritto qui, la ringrazio, volevo sapere solo questo”

Chi dice che un adolescente non vuole più essere adottato non ha proprio idea di cosa sia l’abbandono o non apprezza la bellezza della famiglia.

L’abbiamo constato sulla nostra pelle, nell’esperienza quasi quarantennale di Ai.Bi in decine di Paesi del mondo, girando in centinaia di istituti. Abbiamo impresso in maniera indelebile nella nostra mente e nella nostra anima, il ricordo di quegli sguardi pieni di speranza e subito dopo di delusione di migliaia di ragazze e ragazzi abbandonati.

Occhi che supplicavano, imploravano di essere scelti, di avere l’opportunità di rinascere figli, nell’abbraccio di una madre e di un padre che li avrebbe protetti lungo il sentiero della vita.

E allora abbiamo compreso…

Abbiamo capito come davvero la speranza di poter essere un giorno chiamati figli, per questi adolescenti, sia davvero l’ultima a morire se mai effettivamente muoia…

La riprova? Un messaggio sintetico e denso di significato, come solo i giovani sanno scrivere, inviato via  whatsapp sul cellulare di una nostra operatrice, da un mittente sconosciuto: “Ci sono speranze per un adolescente di essere adottato o è impossibile?” recitava il testo.

Un grido nel silenzio… un desiderio di famiglia… la ricerca disperata di un segnale di speranza, di una carezza nello sconforto…

“Certo che è possibile, chi sei?” controbatte la referente di Ai.Bi.

“E possibile, però non siamo la prima scelta… Scusi se ho scritto qui, la ringrazio, volevo sapere solo questo”

“Non mi disturbi, stai tranquillo, chi sei?”

“A si scusi… Mi chiamo Miriam”

“Un caro abbraccio, Miriam”

Silenzio.

E allora, quanto è davvero importante il diritto di un minore a crescere in una famiglia che lo ami? Quanto è essenziale continuare a gridarlo?

Perché i minori fuori famiglia non sono sempre fortunati, loro aspettano il loro turno, ma non sempre una famiglia arriva.

Ai.Bi. andrà avanti nella sua “missione” fin quando tutte le Miriam del mondo non avranno trovato una mamma ed un papà, per poi poterle dire:

“Hai visto Miriam, mai perdere la speranza! Devi aver fiducia nella vita, devi continuare a credere nei tuoi sogni, perché prima o poi, stanne certa si avvereranno!”