Adozioni Cina: il nostro piccolo Qiong un regalo insperato della vita

“Mi ricordo che noi ci aspettavamo un figlio grandicello invece, la sorpresa è stata grande, quando abbiamo scoperto che era nato l’11 maggio del 2009. Un bambino piccolissimo, un regalo insperato della vita!”
Ci ha raccontato questa storia di adozione la neo mamma del piccolo Qiong Qian.

Qual è la vostra storia di adozione?
Inizialmente abbiamo percorso un cammino di procreazione medico assistita, sentivamo l’esigenza di essere completi come coppia. Ci siamo poi resi conto che se nostro figlio non arrivava, probabilmente era già nato da qualche altra parte.

Così abbiamo preso la decisone di avviare il nostro iter di adozione.
Abbiamo visitato solo pochi enti, la nostra scelta è infatti ricaduta quasi subito su Ai.Bi., per i suoi valori, la sua intransigenza e trasparenza nelle procedure. Volevamo un ente che ci facesse sentire strasicuri in questa fase iniziale.
Durante gli incontri formativi ci ha fatto molto piacere vedere che ci fossero delle famiglie che avevano già adottato. Abbiamo apprezzato questa cosa, loro sapevano di cosa stavamo parlando e questo è importante per le coppie che si avvicinano all’adozione.

 

Come è andato il vostro abbinamento?
E’ stato un passaggio molto delicato ed inizialmente abbiamo avuto un momento di difficoltà. Noi avevamo dato la nostra disponibilità ad accogliere anche un bambino con bisogni particolari, ma di fronte alla prima proposta che abbiamo ricevuto non abbiamo potuto accettare. La bambina scelta per noi aveva dei gravi problemi di salute, e dopo alcuni giorni riflessione, ci siamo resi conto che non saremmo riusciti a darle quello di cui aveva bisogno.
Quei momenti hanno rallentato un po’ il nostro cammino verso l’adozione, poi però, abbiamo ricevuto un secondo abbinamento. Ricordo ancora la gioia…ero stupefatta, mi sembrava troppo bello per essere vero.
Mi ricordo che noi ci aspettavamo un figlio grandicello invece, la sorpresa è stata grande, quando abbiamo scoperto che era nato l’11 maggio del 2009. Un bambino piccolissimo!
Mi ritengo davvero fortunata per aver potuto vivere una fase della vita di mio figlio che mai avrei pensato. Il nostro piccolo Marco Qiong è stato un regalo insperato della vita.

Una volta in Cina come è stato l’incontro con vostro figlio?
Una volta arrivati a Pechino ci siamo subito spostati verso una provincia del nord della Cina dove si trovava l’istituto. Lì finalmente abbiamo incontrato Qiong, era accompagnato dal vice direttore del centro.
Lui si è subito affidato a noi. E’ stato un momento speciale che si è protratto anche per i giorni seguenti.
Ero talmente felice che ogni tanto chiedevo a mio marito di darmi dei pizzicotti per capire se non stavo sognando. Ogni giorno da allora è stupendo.
Marco Qiong è un bambino fantastico, si vede che nei primi anni della sua vita è stato curato con rispetto, dignità e amore.

Cosa è successo in quei giorni?
Dopo alcuni giorni di permanenza in albergo, io ho avuto la fortuna di poter visitare l’orfanotrofio in cui aveva vissuto fino allora Qiong. Mio marito è rimasto con il bambino in albergo, non volevamo pensasse lo stessimo riportando indietro.
La provincia in cui si trovava questo istituto era un’area povera, mi ricordava quelle immagini dell’Italia post guerra. Nonostante ciò si notava che l’orfanotrofio era una struttura più dignitosa e meglio curata del resto del paese.
Ho ricevuto un’ottima accoglienza da parte del personale e subito ho voluto andare a ringraziarli per il buon lavoro che avevano fatto nell’accudire mio figlio.

 Il rientro come è andato?
Arrivati in Italia è stato accolto dai tutti i parenti come un principe. I nonni lo adorano, lo amano. E’ con noi dal 18 aprile.

Un messaggio per le coppie che si stanno avvicinando all’adozione? 
Gettate avanti il cuore. Spesso quando si percorre il percorso di adozione intervengono meccanismi razionali, per andare avanti e superare le difficoltà è necessario gettare in avanti il cuore.