Adozioni gay. De Palo (Forum Associazioni Familiari) “Ci sono ben altre urgenze oggi in Italia: più di 5 milioni di coppie sposate senza figli”

De Palo con la famigliaLe due sentenze del Tribunale di Firenze che ha concesso l’adozione di due fratellini a una coppia di uomini continua ad alimentare critiche e dissensi. Come quella di Gianluigi De Palo, presidente del Forum famiglie, l’organismo della Cei in tema di famiglia “Il giorno dopo l’8 marzo, è surreale vedere una situazione di questo tipo”.

Un figlio, sfido chiunque a dimostrare il contrario – continua –, nasce sempre da una mamma. Io credo che con questa sentenza i veri sconfitti siano in primo luogo i bambini e con loro le donne. Una donna, una madre, al netto della sua visione politica o ideologica non può accettare una decisione del genere e starsene in silenzio”.

Per De Palo l’elemento più fragile e bisognoso di cura di questa storia sono i due bambini.Noi, ed è assurdo doverlo ribadire, siamo convinti che un bambino abbia bisogno di una mamma e di un papà. Ma la vera domanda che pongo è: vengono prima i desideri di due uomini ad avere dei figli o quelli di due bambini ad avere una Famiglia?”

La legge 184 sull’adozione mette al centro il bambino e non l’adulto. “Con questa sentenza un bambino – precisa – da soggetto di diritti diventa oggetto di diritto altrui. Noi siamo convinti che sia lui il soggetto di diritti, ed è lui che deve essere primariamente tutelato”.

Il pensiero-timore di De Palo è la stepchild adoption “Oggi c’è grande interesse per la stepchild adoption perché riguarda gli adulti, mentre per le migliaia di bambini abbandonati l’interesse è scarsissimo. Da una parte negli orfanotrofi italiani ci sono 35mila bambini. A cui si aggiungono i 400 neonati abbandonati ogni anno alla nascita e le adozioni nazionali che si aggirano ogni anno tra le 1.000 e le 1.300”.

Dall’altra ci sono oltre 5 milioni di coppie formate da un uomo e una donna senza figli– aggiunge – mi sembrano dati evidenti che fanno riflettere. Trovo assurdo che questo tipo di sentenze si basino più su pressioni ideologiche, anche internazionali, che non sull’applicazione delle leggi italiane”.

Molti di questi uomini e donne possono diventare mamme e papà attraverso l’adozione internazionale. Questa però è l’unica forma di genitorialità a pagamento nel nostro Paese. I costi troppo alti sono uno dei fattori che continuano ad allontanare le famiglie italiane dall’adozione.

Una delle priorità del governo, piuttosto che le unioni civili e le adozioni gay, dovrebbe essere una riforma della legge 184/1983 che introduca la gratuità dell’adozione internazionale e un percorso adottivo molto più semplice e meno complicato di quello attuale, più simile ad un percorso ad ostacoli che ad un vero accompagnamento. Quest’ultima sarebbe una parziale soluzione alla profonda crisi demografica che affligge la nostra società.