Adozioni in Rdc. Nicchi (Sinistra Italiana): “Renzi e Boschi risolvano il problema: rimuovano la Presidente della Commissione adozioni internazionali, Silvia Della Monica”

nicchiNon è possibile che alle richieste delle famiglie da parte della Presidente della CAI Silvia Della Monica non arrivi nessuna risposta. Era il maggio del 2014 quando la ministra Boschi con tutto il clamore mediatico del caso tornò in Italia con alcuni bambini. Da allora più niente. Renzi e la Boschi risolvano il problema partendo dalla rimozione della Presidente della Commissione Adozioni Internazionali”. Non usa giri di parole la deputata di Sinistra Italiana Marisa Nicchi che, al termine della conferenza stampa a Montecitorio delle famiglie adottive, chiede una decisiva azione del Governo affinché si arrivi ad una felice soluzione anche per tutte le altre coppie in attesa di riabbracciare i loro bambini.

Dopo due anni, e dopo le rassicurazioni di Renzi – continua Nicchi – i bambini adottati rimangono in Congo e 130 famiglie italiane attendono l’arrivo in Italia dei loro figli adottivi. Due anni fatti di promesse, delusioni, e silenzi da parte della CAI

Sulla stessa linea anche il deputato Cosimo Latronico (Conservatori e Riformisti), il promotore dell’ incontro tra le famiglie e la stampa alla Camera dei Deputati proprio per “tornare a dare voce al Comitato dei genitori adottivi Rdc – dice –, del quale fanno parte alcuni dei genitori coinvolti“.

Sono circa 150 le famiglie italiane che da due anni attendono di poter abbracciare i bambini adottati in Congo – precisa –, vittime di una situazione burocratica che comporta tuttora il blocco delle pratiche di adozione deciso dalla Repubblica Democratica del Congo. Questi genitori non riescono ad avere notizie sulla conclusione delle pratiche per i propri figli, attualmente ospitati presso istituti in Congo

Vogliamo chiedere al governo di prendere in mano la situazione, che non può essere derubricata a un problema amministrativo – continua Latronico – bisogna assumere le azioni adeguate. Non si vuole protestare, ma solo dare ai genitori un segnale: il governo si assuma la responsabilità di gestire una problematica che ha dei contorni complessi in quanto attiene alle relazioni diplomatiche. Si assuma quindi – ribadisce – una iniziativa che possa sbloccare prima possibile la situazione per evitare ulteriore sofferenza psicologica a questi genitori“.

Le reazioni corrono veloci anche sui social network. La responsabile Comunicazione di Forza Italia Deborah Bergamini scrive sul suo blog: ”Il 26 maggio del 2014 il premier Renzi twittava di aver dato il via libero affinché un aereo della Repubblica italiana partisse per il Congo per riportare in Italia i bambini adottati ma bloccati da mesi nel Paese africano. Aveva anche aggiunto l’hashtag #acasa come se fosse cosa fatta. La notizia aveva suscitato, ovviamente, commozione e gioia in quelle famiglie italiane che da tempo avevano regolarmente adottato dei bambini congolesi ai quali, però, le autorità locali avevano impedito l’espatrio sospendendo di fatto la procedura di adozione. Ma non è affatto andato tutto bene

Oggi quelle famiglie, infatti, deluse da un anno e mezzo di inutili promesseconclude – sono tornate a chiedere l’intervento risolutivo delle istituzioni perché solo alcuni dei bambini adottati sono realmente arrivati in Italia, mentre tanti altri sono ancora in Congo che attendono. Speriamo, per i bambini e per le loro famiglie adottive, che stavolta il governo Renzi non si limiti a fare un altro tweet solo per alcuni ma si adoperi concretamente per tutti affinché questa vicenda possa risolversi al più presto in maniera positiva”

Fonte: Ansa, Adnkronos