Adozioni internazionali. Bimbi prigionieri di schede sanitarie: rischiano di rimanere in istituto mentre presunte gravi patologie spaventano le famiglie

istituto bielorussiaNon è vero che i bambini sono tutti malati gravi. Noi siamo partiti con una scheda medica pesante, dopo che moltissime coppie prima di noi avevano rifiutato di partire. Il bambino è uno splendore: non prende medicinali e non segue terapie di alcun tipo. La denuncia postata da una coppia di neogenitori adottivi sul forum di Amici dei Bambini riporta alla luce un annoso problema che colpisce le adozioni internazionali: quello delle schede informative sui piccoli adottabili che non rispecchiano la reale situazione dei minori. E spesso tracciano una fotografia più fosca rispetto all’effettivo stato di salute del bambino.

Il problema riguarda quasi esclusivamente la Federazione Russa, con il rischio di allontanare molte coppie di aspiranti genitori da uno dei principali Paesi di origine dei minori adottati. Le cause di questo fenomeno sono varie, ma, se adeguatamente conosciute, non danno motivo alle coppie che intendono adottare in Russia di guardare con timore a questa possibilità o addirittura di desistere dal realizzarla.

Innanzitutto è da tenere presente che nella Federazione Russa i minori privi di qualsiasi patologia tendenzialmente vanno in adozione nazionale che ha la priorità sull’internazionale. Di conseguenza è normale che quelli adottabili da famiglie straniere presentino qualche problema sanitario esposto nelle relative schede mediche.

Queste, in genere, sono molto sintetiche e, pertanto, non riescono a fornire indicazioni precise sul reale stato di salute del minore. La testimonianza della coppia che ha raccontato la propria esperienza sul nostro forum è, a questo proposito, emblematica. “Non si può valutare nulla da una scheda – scrive la coppia -. Un difetto cardiaco, per esempio, può essere un soffio al cuore come quello di milioni di persone oppure una patologia ben più grave”.

Inoltre, è da tenere presente che le schede mediche inviate dalla Russia spesso non sono aggiornate e quindi non tengono conto delle evoluzioni della situazione sanitaria che, fisiologicamente, interessano anche i bambini.

Proprio per questo, le procedure adottive della Federazione Russa, del resto, prevedono che alle scarne informazioni fornite in un primo momento agli aspiranti genitori, faccia seguito un primo viaggio di questi ultimi nel Paese di origine del bambino abbinato. Una volta in Russia, la coppia riceve maggiori informazioni sul minore, lo conosce personalmente e, resasi conto della reale situazione, decide se confermare la propria disponibilità ad accoglierlo.

Questo complesso di cause rende molti bambini praticamente “prigionieri” delle schede sanitarie o non del tutto corrispondenti alla realtà. Davanti un quadro sanitario sommario o aggravato rispetto a quello reale, infatti, è probabile che molte coppie desistano dall’accogliere quei minori che quindi, inevitabilmente, rimangono ancora a lungo negli istituti in attesa di una famiglia.

Invece, come è successo ai genitori che hanno offerto la propria testimonianza sul forum di Ai.Bi., le cose potrebbero stare molto diversamente. “E’ cresciuto incredibilmente in pochi mesi, è affettuoso e tranquillo con tutti, solo leggermente iperattivo, ma si notano già dei piccoli miglioramenti”, scrivono del loro figlio.

Niente panico, dunque, davanti a una scheda sanitaria negativa. Accogliere quel bambino potrebbe comportare molte meno difficoltà del previsto.