Con la nomina della Ministra Boschi a Presidente della CAI, Renzi mette ‘un carico da 90’ sulle Adozioni internazionali: un duro lavoro dopo due anni di vuoto

Boschi Presidente della CAIHabemus delega. Al ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi da oggi, 11 maggio, vanno anche le deleghe alle adozioni internazionali e alle pari opportunità. Ovvero il ministro Boschi è la nuova Presidente della Cai (Commissione Adozioni internazionali), carica finora ricoperta da Silvia della Monica, attuale Vicepresidente della stessa Commissione, a cui il Premier Renzi aveva dato la delega.

La nomina del Ministro Boschi, annunciata ieri, 10 maggio, dopo il Consiglio dei ministri, dallo stesso Renzi, arriva finalmente dopo due anni di vuoto (l’ultimo ministro a ricoprire il ruolo di Presidente della Cai è stata Cécile Kyenge nel 2013 ndr ) e sanando così, soprattutto una situazione illegale e anomala che vedeva il Presidente e Vicepresidente ‘concentrarsi’ nella stessa persona: Silvia Della Monica.  Insieme “controllore” e “controllato” di un organo (la Commissione adozioni internazionali ndr) per statuto collegiale ma che negli ultimi 2 anni (di presidenza e vicepresidenza di Della Monica) è ferma al palo. Un immobilismo che ha portato ad una effettiva paralisi del sistema delle adozioni internazionali come più volte denunciato da più parti.

Insomma la nomina del Ministro Boschi a Presidente della Cai è una notizia che fa ben sperare e tirare un sospiro di sollievo visto che da molto tempo parlamentari di varia appartenenza politica, enti, associazioni familiari e coppie (ancora in attesa di abbracciare i propri figli),  sollecitavano Renzi e il governo a non considerare le adozioni internazionali come tema di serie b, ma di affrontarle con urgenza e serietà. Non a caso in questi due anni sulla questione sono state presentate  58 tra interpellanze e interrogazioni e gli stessi enti adottivi  e le associazioni familiari un paio di mesi fa hanno scritto una lettera al premier chiedendo un suo intervento immediato.

Ho da dire una cosa importante – ha detto ieri il premier Renzi –: nella riattribuzione delle deleghe di Governo ho l’intenzione di attribuire al Ministro Maria Elena Boschi, ad integrazione della sua attuale delega, quelle di indirizzo e coordinamento in materia di adozioni internazionali e di Presidente della Commissione per le adozioni internazionali, nonché in materia di pari opportunità.

La nomina del Ministro Boschi è stata accolta con plauso da Mara Carfagna, portavoce dei deputati Fi ed ex ministro per le Pari Opportunità, che augura buon lavoro mettendo in risalto, però, il ritardo con cui è avvenuta la nomina. “La decisione del consiglio dei ministri di attribuire finalmente ad un ministro le deleghe alle Pari Opportunità e alle Adozioni internazionali è giusta – dice – , anche se tardiva. Da molto tempo sollecitavamo Matteo Renzi e il governo di affrontare con urgenza e serietà la battaglia per la parità e per garantire ad ogni bimbo una famiglia, assegnando il compito di farlo ad un ministro”.

Negli ultimi anni l’impegno dello Stato su questi temi è diminuito, ma è possibile recuperare il tempo perduto e, dall’opposizione, siamo pronti a fare la nostra parte. Al ministro Maria Elena Boschi vanno gli auguri di buon lavoro mio e di Forza Italia”, conclude Carfagna.

Sul tavolo della nuova presidente della Cai, (carica rivestita fino a ieri da Silvia Della Monica a  cui rimane la vicepresidenza) tante urgenze e patate bollenti da risolvere. Prima fra tutti il ritorno di tutti i bambini dal Congo. All’appello, come denunciato dalle stesse famiglie in attesa, 61 minori ancora bloccati nel Paese africano dal settembre 2013.

Insomma le adozioni internazionali e le pari opportunità tornano tra le priorità del governo? C’è solo da augurarselo dopo mesi convulsi di dibattito e scontri  con un crollo vertiginoso delle adozioni internazionali del 50% rispetto agli anni d’oro del 2011-2 e la paralisi della Cai ferma al palo da quando la presidenza e vicepresidenza è ricoperta da Silvia Della Monica.

Ma fino a ieri nulla sembrava muoversi. Che, invece, la nomina della Boschi sia un buon segnale? La Cai sta tornando dalla parte delle famiglie nell’unico e supremo interesse del minore come è sempre stato fino a due anni fa ? 

Auguriamo buon lavoro alla nuova presidente della Cai, con le parole di alcuni genitori adottivi “Il ministro nel 2014  si è recata a Kinshasa ad accompagnare in Italia i bambini. Ora riponiamo i nostri figli e la nostra speranza nelle sue mani”.