Adozioni internazionali. Crollo senza precedenti. Griffini (Ai.Bi.): “Fuga delle famiglie dovuta a campagne mediatiche diffamatorie e al disinteresse dei governi”

griffiniQuella che le adozioni internazionali stanno affrontando in questi anni è una crisi senza precedenti per il settore: adozioni quasi dimezzate nel 2015 rispetto al 2009 e crollo di oltre il 53% dal 2005 al 2015 dei decreti di idoneità emessi dai Tribunali e delle domande di disponibilità presentate dalle famiglie italiane. Le cause sono molteplici, su tutte le campagne mediatiche diffamatorie e il disinteresse dei governi degli ultimi 3 anni, come denunciato da Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, intervistato dal giornalista de “La Sicilia” Nuccio Condorelli, autore di questo articolo che riportiamo di seguito integralmente. 

I numeri ufficiali del ministero della Giustizia relativi al 2015 sono di quelli che confermano un declino senza precedenti delle adozioni internazionali nel nostro Paese. Nel 2015, infatti, le adozioni sono state 1.741, il 16,4% in meno rispetto al 2014, quando furono 2.082.

Ma il crollo è ancora è ancora più evidente se si confronta il dato del 2015 con quello del 2009, quando le adozioni concluse arrivarono a quota 3.387, quasi il doppio rispetto al 2015.

Anche i numeri relativi ai decreti di idoneità rilasciati sono tutt’altro che positivi: nel 2015 i Tribunali per i minorenni italiani ne hanno emessi 2.929, il 10% in meno rispetto ai 3.254 dell’anno precedente. E anche in questo caso, il già sensibile calo registrato in un anno si fa drammatico se si prende in considerazione il decennio antecedente. I 6.243 decreti emessi nel 2005 si sono più che dimezzati in dieci anni: -53,1%.

Il sintomo più grave della disaffezione verso l’adozione internazionale è però testimoniato dal crollo delle domande di disponibilità presentate ai Tribunali, quel gesto, cioè, che dice del desiderio e della disponibilità delle famiglie ad accogliere un bambino abbandonato. Nel 2015 solo 3.668 coppie si sono dette disponibili ad accogliere un minore straniero: l’11,2% in meno rispetto alle 4.130 del 2014. Nel 2005 erano state ben 7.882: in un decennio, dunque, le coppie disponibili all’adozione internazionale si sono più che dimezzate, scendendo del 53,5%.

Secondo Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, “la fuga delle famiglie dall’adozione internazionale ha diverse cause, innanzitutto siamo di fronte a una forma di accoglienza sempre più bistrattata, con campagne mediatiche diffamatorie che non hanno altro che parlarne male”. La crisi è anche conseguenza del grave disinteresse dei governi che, in questi ultimi 3 anni, hanno lasciato l’adozione internazionale abbandonata a se stessa. Per salvare l’adozione internazionale prima che sia troppo tardi bisogna seriamente sostenere gli oltre 5 milioni di coppie eterosessuali senza figli. Per soddisfare il desiderio di genitorialità rispetto alle pratiche come la fecondazione eterologa e l’utero in affitto, bisogna riconsiderare il diritto più importante: “quello di milioni di bambini abbandonati ad avere una famiglia”.