Adozioni Internazionali, Francia 2012 : il 51% sono minori con bisogni speciali, mentre la Russia è in mano al “fai da te”.

famiglia feliceLa pubblicazione dei dati statistici inerente alle adozioni internazionali nel 2012  in Francia ha evidenziato un primo preoccupante segnale che segue il trend negativo presente anche in Italia. I bimbi adottati Oltralpe sono diminuiti in un solo anno di ben 434 unità. Se infatti il numero dei minori presi in adozione nel 2012 ammontava a 1.569, l’anno prima era di 2003: il 21,67 % in meno!

Interessante è vedere come, in soli due anni, la provenienza per aree continentali dei bambini adottati sia in certi casi cambiata sensibilmente, mentre in altri sia rimasta pressoché invariata. La percentuale dei minori originari dell’Africa, per esempio, era del 44,6% nel 2012, dato che ha registrato un forte aumento rispetto al 2011, anno in cui aveva raggiunto il 34,94%.

Per quanto concerne l’Europa, invece, anche il dato degli adottati provenienti da quest’area è lievemente cresciuto rispetto all’anno prima: dal 22,71%  nel 2011,  al 23,47% nel 2012.

Un crollo molto palese si è invece registrato nella percentuale del numero dei minori nati in Asia: se nel 2011 era di ben il 23,91%, l’anno successivo si è ridotto al 14,59%.

Un altro calo, ma lieve, si è evidenziato anche in quelle adozioni dalle Americhe che avevano costituito il 18,42% del totale nel 2011, mentre nel 2012 è sceso al 16,25%.

Nello specifico dei paesi, invece, l’origine dei minori adottati è, in ordine di prevalenza: Russia (14,9%), Etiopia (14%) e Colombia (10,1%), seguiti a ruota da Repubblica Democratica del Congo e Vietnam.

Per quanto concerne il sesso dei minori adottati in Francia nel 2012, le statistiche rivelano una superiorità numerica dei maschietti, che sono il 55% del totale, contro il 45% delle femminucce.

Importante è anche analizzare il dato anagrafico sia dei minori che dei genitori adottivi. Per quel che riguarda la fascia di età in cui i piccoli vengono presi in adozione, si può evincere che il 23% entra in famiglia quando ha da uno ai 2 anni; il 16,65% quando ha più di 7 anni; il 14,67% quando ha dai 2 ai 3 anni; mentre il 13,01% quando ha dai 5 ai 7 anni.

Osservando l’età dei genitori al momento dell’accoglienza, invece, si desume che la maggior parte degli adottanti ha tra i 40 e i 45 anni (33,33%), seguiti da quelli cha hanno dai 45 ai 50 anni (che sono il 23,01%) per procedere, infine, con quelli che hanno dai 35 ai 40, che sono il 22, 50%.

Nel paese esistono 3 diversi percorsi per giungere ad una adozione internazionale. Il primo, quello più comune, è attraverso l’Organismes Autorisés pour l’Adoption (O.A.A), che comprende 35 associazioni diverse e che ha coperto, nel 2012, il 49% delle adozioni totali. La provenienza dei bambini giunti in Francia attraverso l’OAA è prevalentemente etiope, conga e vietnamite.

La seconda via, invece, è quella delle adozioni individuali che nel 2012 hanno raggiunto il 32% di quelle totali con una origine predominante da Russia, Tunisia e Guinea.

La terza istituzione che aiuta le famiglie adottanti è l’Agence Française de l’Adoption (A.F.A), che nel 2012 ha realizzato il 19% della adozioni internazionali annuali e i cui bimbi provenivano soprattutto da Colombia, Lettonia e Mali.

Un ultimo dato rilevante è quello inerente alle adozioni dei cosiddetti “minori con bisogni speciali” che sono state più della metà del totale del 2012, con una percentuale del 51%, di cui il 30% era composto da bambini con una età superiore ai 5 anni e provenienti in prevalenza da Colombia, RDC e Russia; il 21% invece era costituito da fratrie (adozioni di fratelli), provenienti in maggioranza da Etiopia, Russia e Colombia; mentre il 19% era formato da bambini con varie patologie, di origine primariamente russa, vietnamite e lettone.

Per consultare le statistiche 2012 clicca qui >>