Adozioni internazionali: il Ruanda ratifica la Convenzione dell’Aja del 1993

Anche l’Africa dà un virtuoso esempio di adeguamento agli standard internazionali sull’adozione. Il Ruanda ha depositato mercoledì 28 marzo il suo strumento di ratifica della Convenzione de L’Aja del 1993 sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale.

Nel Paese, che diviene così l’86mo Stato contraente, la Convenzione entrerà effettivamente in vigore il prossimo 1° luglio 2012.

Tra gli obiettivi della Convenzione del 1993, che disciplina la cooperazione fra le autorità competenti nel Paese d’origine del minore e quelle nel Paese d’accoglienza, vi è quello di stabilire garanzie affinché le adozioni internazionali siano svolte nell’interesse del minore, e quello di instaurare un sistema di cooperazione fra gli Stati contraenti al fine di assicurare il rispetto di queste garanzie. La ratifica rappresenta una speranza per le migliaia di minori ruandesi senza famiglia, che sono rimasti in attesa dell’aiuto internazionale a partire dal 31 agosto 2010, data in cui il Ministero ruandese per la Famiglia ha sospeso le adozioni internazionali allo scopo di controllare la trasparenza delle procedure in atto nel Paese e per adeguarsi alle normative Aja.

USA e Francia, tra i massimi Paesi d’accoglienza nel campo dell’adozione internazionale, sono un’autorevole fonte sull’andamento delle adozioni internazionali dal Ruanda fino al 2010: le adozioni effettuate in quell’anno dagli enti francesi erano state soltanto 5, ed erano state 4 nel 2009. D’altro canto negli USA erano state 19 nel 2009 e 42 nel 2010.

Nel continente africano, gli altri Paesi aderenti alla Convenzione de L’Aja del 1993 sono la Repubblica del Sud Africa e la Repubblica delle Isole Mauritius, insieme a Burkina Faso, Burundi, Capo Verde, Guinea, Kenya, Madagascar, Mali, Senegal, Seychelles, Togo.

(Fonte: sito ufficiale della Conferenza dell’Aja)