Adozioni internazionali. India: la vicenda dei marò si ripercuoterà sulle coppie italiane in attesa di adottare minori indiani?

maroLa delicata vicenda giudiziaria dei due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati dalle autorità indiane di aver ucciso due pescatori nelle acque dell’India, sta mettendo a dura prova i rapporti diplomatici fra i due paesi.

Rientrati in Italia per un mese, in occasioni delle recenti elezioni politiche, i marò sarebbero dovuti rientrare in India entro il 23 marzo 2013 per essere processati dalla Corte Suprema indiana, ma il ministro degli Esteri Terzi ha confermato che non lasceranno il Bel Paese per tornare a Kerala.

Durissime le reazioni dall’India.

“È un tradimento e un inganno contro la Corte Suprema dell’India. Gli italiani pensano che l’India sia una repubblica delle banane”, ha affermato Rajiv Pratap Rudy, portavoce del Bharatya Janata Party (Bjp), partito dell’opposizione di centrodestra, che si sta già mobilitando per indire una manifestazione di protesta nazionale.

Anche il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha dichiarato che la situazione creata dal governo italiano rispetto alla vicenda dei due marò è “assolutamente inaccettabile“.

Nello stesso modo si è espresso il “chief minister” del Kerala, Oommen Chandy, che ha duramente criticato la decisione dell’Italia sui marò: “La nostra posizione rimane che devono essere processati in India“.

Come si ripercuoterà questa tensione sulle adozioni internazionali?

Ci sono ben 11 enti autorizzati italiani che lavorano con l’India, settimo della classifica di provenienza dei minori, nella lista dei 57 paesi da cui l’Italia accoglie minori.

L’Ente “Amici di Don Bosco”, ha ammesso la sua grande difficoltà nella procedura del rinnovo del proprio accreditamento in India, avvenuto proprio durante l’incidente fra l’Enrica Lexie e la barca dei pescatori indiani. Il logoramento delle relazioni diplomatiche fra i due Paesi comprometterà, secondo loro, l’andamento degli iter provocando il dilatamento (ulteriore) dei tempi delle procedure. Per il momento non ci sono rimandi diretti, ma la preoccupazione che la situazione possa degenerare, c’è.

L’International Adoption – Associazione per la Famiglia, ha dichiarato che attualmente non si è registrato un rallentamento particolare del rilascio dei visti, i tempi sono sì lunghi, ma questo non dipende dalla vicenda dei marò. Il responsabile Andrea Zoletto ha affermato che è: “prematuro esprimere un parere su quanto questa vicenda possa influenza le adozioni internazionali ma c’è come l’impressione che l’India abbia intenzione di ridiscutere le relazioni internazionali con l’Italia a scapito dei più piccoli. Spero solo che non saranno i bambini a pagare il prezzo più grande di questa faccenda.”

Un altro ente, l’Associazione Mehala – Sostegno Infanzia e Famiglia, ha fatto sapere che “non si può mettere in relazione il tribunale delle adozioni internazionali con quello della giustizia indiana che sta giudicando i marò. I veri problemi sono di altra natura e sono sempre gli stessi: i ritardi e il rallentamento delle nuove procedure delle adozioni internazionali”.