Adozioni internazionali. Kosovo. “Pristina chiama, Barletta risponde”…e un’ altra bambina trova la sua famiglia in Italia

est-europaSembra scritto negli astri che l’adozione internazionale, da anni al centro di una grave e profonda crisi, possa cominciare a rivedere la luce da est. Proprio da dove sorge il sole. Al di là dell’interpretazione astrologica, il fatto concreto e positivo, è che le adozioni realizzate con Amici dei Bambini nei Paesi dell’Europa dell’Est sono in aumento.

Nei primi 10 mesi del 2015 i minori stranieri provenienti dalle zone orientali del Vecchio Continente e accolti da famiglie italiane che avevano affidato il mandato ad Ai.Bi. sono stati 45. Ben 16 in più di quelli la cui adozione si era conclusa nello stesso arco di tempo del 2014, quando ci si fermò a 29. Un aumento del 55% che lascia ben sperare per il destino di una realtà tanto affascinante quanto in serio pericolo come l’adozione internazionale in Italia.

Il numero delle coppie che hanno portato a termine l’iter nei primi 10 mesi dell’anno è nettamente superiore rispetto a  quello relativo allo stesso periodo del 2014: da 20 a 35.

La ciliegina sulla torta è stato l’arrivo del secondo bambino adottato in Kosovo. È una bambina di 6 anni  a cui hanno aperto le porte di casa propria una coppia di Barletta che dopo aver dato mandato ad Ai.Bi,  a maggio scorso hanno ricevuto l’abbinamento. La coppia è partita a fine giugno per andare a conoscere la bambina e rientrare con lei solo dopo qualche mese: a settembre erano già a casa. In Italia.

Si tratta della seconda adozione nel 2015 dal Paese balcanico dopo l’arrivo di Alè, un bambino di 4 anni accolto da una coppia della provincia di Pisa, grazie alla quale ha trovato anche un fratellino più grande, Tommaso, il suo “grande punto di riferimento”- raccontano i genitori.

Una buona notizia considerato che con questa seconda adozione si conferma il ritorno del Kosovo dopo 2 anni di “silenzio”. E non è tutto, considerato che una terza coppia è in attesa di entrare nelle fasi finali del suo iter.

Molto positivi sono anche i risultati ottenuti in Bulgaria e in Russia. Nel primo caso i primi 10 mesi dell’anno in corso si sono chiusi con 21 minori adottati da 14 coppie, rispettivamente 14 e 9  in più del 2014. In Russia il numero di minori adottati è aumentato, passando da 11 a 19, e quello delle coppie adottive è incrementato da 10  a 16.