Adozioni internazionali. Suscita clamore nel Parlamento russo la notizia dell’apertura alle adozioni gay in Italia

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Il Tribunale per i minori di Firenze fa notizia…E’ proprio il caso di dirlo. Le sentenze con cui ha dato l’ok alla trascrizione del provvedimento di una Corte inglese (che aveva concesso l’adozione di due bambini a una coppia omosessuale formata da due uomini italiani da tempo residenti in Gran Bretagna) e di quello analogo per una seconda coppia gay che vive negli Usa, ha scatenato forti reazioni in Italia e sta facendo il giro del mondo arrivando in Russia. 

Nel giro di 24 ore, infatti, sulla home page del sito del Parlamento russo viene pubblicata la notizia della sentenza emessa dal Tribunale di Firenze dal titolo “In Italia, la Corte ha confermato l’adozione di una coppia omosessuale”.

In questo articolo, oltre a ricostruire la vicenda, viene precisato che “in Italia, le coppie dello stesso sesso saranno presto in grado di formalizzare la loro unione”.

Una precisazione non da poco se si considera che la Russia, nel passato, ha sospeso le adozioni con Usa, Francia e Spagna (con quest’ultima poi riaperte in base ad accordo bilaterale ove Spagna si impegna a non dare i bambini russi a coppie gay) proprio per via delle adozioni omosessuali autorizzandole solo con l’Italia perché, come aveva dichiarato nel 2013, Pavel Astakhov (difensore civico dei diritti dei minori presso il Cremlino) “l’Italia ha in primo luogo con la Russia un accordo bilaterale in merito e perché non riconoscendo i matrimoni tra persone dello stesso sesso, non richiede alla Russia di modificare quell’accordo”.

Nel giugno del 2013 la Duma (la Camera bassa del parlamento russo) ha approvato il divieto di adozione di bambini russi da parte di coppie omosessuali o di single nei paesi in cui erano state legalizzate le unioni fra persone dello stesso sesso.  Subito dopo il passaggio al Senato e la promulgazione finale, il presidente Vladimir Putin aveva detto: “Questa misura mira a garantire ai bambini un accudimento armonioso e completo in caso di adozione e intende proteggere la loro psiche dai possibili effetti negativi – l’imposizione di comportamenti sessuali non tradizionali, così come l’emergere di problematiche psicologiche, di sofferenza emotiva e stress, che, secondo studi di psicologi spesso hanno i bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso”.

Le adozioni di minori abbandonati russi verso l’Italia sono regolate da un accordo intergovernativo e gestite dagli enti approvati da entrambi i governi. Il trattato, firmato nel febbraio del 2008, è stato più volte portato dalla Russia come esempio di buona pratica in sede di negoziati con altri paesi. Non a caso anche nel 2016, l’Italia si è confermato il Paese estero più accogliente per i bambini abbandonati provenienti dalla Federazione Russa, anche se non viene risparmiata dal trend negativo. Le stime parlano, per il 2016, di circa 300-350 minori russi che hanno trovato una nuova famiglia in Italia.

Questo fino alle sentenze del Tribunale di Firenze. Cosa succederà ora?

Fonte: /www.pnp.ru/ e Il Post