Adozioni internazionali. Zampa (vicepresidente Commissione Infanzia e Adolescenza) “L’immobilismo di questi anni non può continuare. Il tempo è scaduto: il Governo risolva il problema”

zampaIl Governo affronti presto e con determinazione il problema delle adozioni. Il tempo è scaduto”. Lo dichiara Sandra Zampa, vicepresidente commissione Infanzia e Adolescenza commentando  i dati del Ministero della Giustizia che tracciano un quadro dell’involuzione dell’accoglienza adottiva in Italia negli ultimi 10 anni. Nel 2015 le adozioni internazionali concluse sono state poco più della metà rispetto al 2005 e in questo decennio i decreti di idoneità rilasciati e le domande di disponibilità presentate si sono più che dimezzate. Più stabili, ma comunque non positivi, anche i dati sull’adozione nazionale.

L’immobilismo di questi anni sulle adozioni internazionali – continua –, ma anche nazionali, non può continuare. A farne le spese soprattutto i bambini bisognosi di una famiglia e le coppie in attesa che, sempre più, rinunciano ad affrontare i numerosi problemi e lungaggini burocratiche che devono affrontare per l’adozione. Le domande così sono drammaticamente in calo”.

Per questo Zampa ritiene impellente e urgente l’intervento del Governo “per rendere efficiente il sistema delle adozioni – conclude – che si è rivelato purtroppo inadeguato e avvii una campagna di rilancio anche in nome dei valori di solidarietà che il nostro Paese non deve abbandonare”.

Ecco il quadro allarmante a cui fa riferimento l’on. Zampa: le adozioni internazionali portate a termine nel 2015 sono state 1.741, cioè il 16,4% in meno rispetto al 2014, quando furono 2.082. Se poi si prende come riferimento il 2009, quando le adozioni internazionali furono 3.397, è evidente come in meno di sei anni il numero di minori arrivati nel nostro Paese si sia quasi dimezzato. Calo significativo anche per quanto riguarda i decreti di idoneità rilasciati dai tribunali per i minorenni e le domande di disponibilità presentate dalle famiglie. I primi sono stati 2.929, il 10% in meno rispetto ai 3.254 dell’anno precedente.

Confronto ancora più impietoso se si prende in considerazione il 2005, quando i decreti furono 6.243. In dieci anni i ‘nulla osta’ rilasciati dai Tribunali sono calati del 53,1%. Se i decreti non vengono emessi, la ragione non è l’inefficienza degli uffici giudiziari ma il fatto che nel 2015 solo 3.668 coppie abbiano presentato domanda, con una diminuzione dell’11,2% rispetto al 2014 quando furono 4.130 le coppie disponibili all’adozione internazionale. E addirittura del 53,5% rispetto alle 7.882 del 2005. Dati altrettanto desolanti, come detto, per quanto riguarda l’adozione nazionale. Nel 2015 sono stati dichiarati adottabili 1.345 bambini (di cui 257 non riconosciuti alla nascita) ma le adozioni portate a termine sono state solo 1.057.