Affido: il Garante per l’Infanzia dichiara guerra ai giudici incompatibili

vincenzo spadafora200E se incompatibili, per una volta, fossero i giudici chiamati a pronunciarsi sull’affido, invece che le famiglie in difficoltà, che si vedono sottrarre i figli? La domanda potrebbe suonare provocatoria, ma è quella che ha ispirato una inchiesta denuncia di “Panorama”, e che pare aver risvegliato le coscienze. Quelle che contano, per lo meno.

Si partiva dalla contestazione che nei Tribunali dei Minorenni, oggi, si contano oltre 100 giudici onorari che versano in un profondo conflitto di interesse: si tratta di psicologi, medici e assistenti sociali, che da una parte sono chiamati a pronunciarsi sull’allontanamento dei bambini dalle proprie famiglie, e dall’altra sono essi stessi titolari, dipendenti o consulenti di centri di affido o istituti, dove poi accolgono gli stessi minori. Con rette, neanche a dirlo, spesso elevate.

Sono emersi casi ai limiti del paradossale, come quello di un giudice onorario chiamato a decidere sull’affidamento di un ragazzino di cui egli stesso era tutore. Si parla di veri e propri “scippi”, di un “business osceno”, come è stato definito dall’avvocato bolognese che ha denunciato questa deplorevole anomalia del sistema.

Bene, dopo la denuncia, qualcosa sembra cominciare a smuoversi. Il Garante per l’Infanzia, Vincenzo Spadafora, ha prontamente reagito alla notizia annunciando che proporrà subito di “scrivere un rigido codice etico, coinvolgendo gli ordini professionali, per vietare a ogni giudice onorario di tribunale dei minori di avere un ruolo nelle comunità di affido.” Non solo: Spadafora ha aggiunto che proporrà ai tribunali la sottoscrizione di un protocollo sulle ispezioni, così da metterli in condizione di effettuare controlli presso le strutture che dovessero risultare “sospette”.

Già il fatto che dei giudici possano intervenire così pesantemente nella vita dei bambini e delle loro famiglie, è un aspetto piuttosto controverso del nostro sistema di affido. Che qualcuno se ne approfitti pure, per mero tornaconto personale e a scapito dei bambini, è davvero vergognoso. E richiede censure immediate.