Al catechismo sotto le bombe: la speranza viene dai giovani

bambino bomba siria200In prima linea nella difesa delle popolazioni oppresse da 3 anni di guerra civile in Siria, ci sono anche i sacerdoti salesiani, che provano a ridare speranza a chi deve fare i conti ogni giorno con la morte, la povertà e la sofferenza. Al loro fianco, a dare una valida testimonianza di fiducia del futuro, ci sono i giovani. “Non hanno perso la speranza – racconta don Munir Al Ray, salesiano siriano punto di riferimento per la comunità cristiana nel Paese mediorientale – perché nonostante la guerra, i missili e le bombe, i ragazzi continuano a uscire di casa per partecipare al catechismo, che non diventa così più solo un momento di formazione, ma di condivisione e speranza. Di fronte a tutto ciò – prosegue don Munir – noi sacerdoti cerchiamo di andare avanti, di organizzare attività per i ragazzi. Ovviamente non è sempre facile: recentemente un missile ha colpito un oratorio e un ragazzo è morto, è stato terribile”.

I religiosi rimasti fermi al loro posto per aiutare la popolazione sono anche loro bersaglio dei combattimenti tra fazioni opposte. Diverse chiese sono state colpite dai missili, 13 suore e 3 preti sono rimasti uccisi, diversi altri sono stati rapiti. La Chiesa siriana vive in un’evidente condizione di sofferenza, ma nonostante questo continua a sostenere le famiglie smembrate e i giovani che perdono i propri genitori.

“Di fronte a tutti ciò – ammette don Munir – è umano chiedersi dov’è Dio. Eppure noi sappiamo che Gesù cammina con noi, nella gioia e nella sofferenza”. Tuttavia i segni di speranza non mancano: “Soprattutto da parte dei giovani che vogliono vivere con gioia. La nostra è una Chiesa viva che vuole vivere. Anche quando salutiamo i nostri confratelli e sappiamo che quella potrebbe essere l’ultima volta perché il rischio di essere uccisi è imminente”.

Nel frattempo, mercoledì 12 marzo l’Assemblea dei vescovi cattolici di Siria si è riunita nella città libanese di Raboueh, presso la sede del Patriarcato greco-melchita. La riunione è stata dedicata soprattutto alle iniziative messe in campo per venire incontro alle tragedie che affliggono la popolazione nel Paese devastato dal conflitto armato.


Fonti: Gente Veneta, Agenzia Fides