Anno nuovo, buone nuove. Inflazione in calo e risparmio in crescita

L’inflazione si riduce grazie alla diminuzione dei costi dell’energia e alla risoluzione dei problemi nella catena di fornitura globale. Nel 2024, più risparmio e potere d’acquisto per le famiglie italiane, che tornano a respirare

L’inizio del 2024 porta buone notizie per le famiglie italiane, che vedono migliorare la loro situazione economica. L’indice dei prezzi al consumo ha registrato a dicembre una nuova frenata, scendendo allo 0,6%, il valore più basso dal 2021. Questo significa che i beni e i servizi sono diventati meno cari e che il potere d’acquisto delle famiglie è aumentato. Anche il tasso di risparmio è salito al 6,9%, avvicinandosi ai livelli pre-covid.
L’inflazione si è ridotta grazie alla risoluzione di due fattori principali: la corsa dei prezzi dell’energia, soprattutto del gas naturale, che ora si attesta intorno ai 35 euro per Mwh, e i colli di bottiglia nella catena di fornitura globale, che hanno rallentato la produzione e la distribuzione di molti prodotti. Il “carrello della spesa”, che comprende alimentari, saponi e detersivi, ha segnato a dicembre un aumento del 5,3%, inferiore all’indice generale.
L’Italia è tra i Paesi con il più basso tasso di inflazione della zona euro, molto al di sotto della media del 2,9%. Rispetto al 2015, anno di riferimento per l’indice europeo, i prezzi italiani sono cresciuti del 21,5%, meno della media europea (23,9%). Rispetto alla fine del 2021, invece, i prezzi sono superiori del 13%.

Il potere di acquisto delle famiglie

Nonostante il calo dei prezzi, i redditi delle famiglie non sono aumentati allo stesso ritmo, causando una diminuzione del potere d’acquisto. Tuttavia, nel terzo trimestre dell’anno, si è registrato un aumento dell’1,3% rispetto al trimestre precedente. Si prevede che questa tendenza positiva continui anche nell’ultimo trimestre, dopo sei trimestri consecutivi di calo.

Il lavoro

La situazione economica delle famiglie è anche favorita dal buon andamento del mercato del lavoro, che offre molte opportunità di occupazione. Il numero degli italiani occupati è ai massimi storici, con 23,7 milioni di persone, e il tasso di disoccupazione è al 7,8%. Le imprese cercano a gennaio 508mila lavoratori, soprattutto nei settori del servizio alla persona, del commercio e della costruzione. Il problema è che spesso non riescono a trovarli, per mancanza di candidati o di competenze adeguate.
Per questo, sarebbe opportuno investire nella formazione e nell’aggiornamento professionale, oltre che in una maggiore attrattività dei salari.