La notizia che aspettavamo: deciso calo della inflazione a ottobre

A ottobre l’inflazione, l’aumento generale dei prezzi, è diminuita molto sia in Italia che nell’Eurozona. Si tratta di un calo eccezionale, che riporta il valore dell’inflazione a livelli che non si vedevano da due anni. Risparmio per le famiglie di 567 euro annui

Secondo le stime dell’Istat, l’inflazione evidenzia un netto calo per il mese di ottobre, scendendo a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%) e che si confronta con il +5,3% di settembre.
È sicuramente una buona notizia, se paragonata a quanto stava succedendo un anno fa. Però questo non significa che l’inflazione si sia arrestata. Infatti, i prezzi stanno ancora salendo dopo il forte aumento del costo della vita dello scorso anno.

Il calo dell’inflazione

L’inflazione viene calcolata confrontando i prezzi di un mese con quelli dello stesso mese dell’anno precedente. A ottobre 2022 i prezzi erano molto alti a causa della crisi energetica e della guerra in Ucraina. Oggi i prezzi dell’energia e del cibo sono tornati su livelli più bassi, ma questo non significa che il costo della vita sia diminuito.
L’Italia è passata dal 5,3 per cento di settembre all’1,8 per cento, mentre nell’Eurozona dal 4,3 al 2,9 per cento.
Sono cali eccezionali, che riportano il valore dell’inflazione a livelli che non si vedevano da due anni.
La discesa si deve soprattutto, stando a quanto affermato dall’Istituto di statistica, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici. In frenata anche il tasso relativo al carrello della spesa, che si attesta al 6,3%.
Si tratta di dati che vanno presi con cautela e con le dovute premesse: il confronto avviene, infatti, rispetto a un periodo in cui il tasso di inflazione ha registrato un fortissimo aumento, raggiungendo picchi del 12%.
Con il tasso di inflazione a questi livelli le ricadute aggiuntive, per le famiglie, ammontano a +567 euro annui.

L’inflazione di fondo è ancora alta

Fatte queste considerazioni, l’inflazione è ancora presente e i prezzi stanno ancora salendo dopo il forte aumento del costo della vita dello scorso anno.
Questo lo si vede dalla cosiddetta inflazione di fondo, che si ottiene togliendo dall’indice generale proprio i prezzi di cibo ed energia, cioè quelli più volatili e molto suscettibili a movimenti improvvisi.
L’inflazione di fondo è solitamente minore dell’inflazione generale, proprio perché quest’ultima include gli aumenti legati all’energia e al cibo.
L’inflazione di fondo, seppur in calo, è ancora a livelli elevati (4,2% in Italia e al 5% nell’Eurozona) ed è più alta dell’indice generale.
Questa particolare situazione dipende dal fatto che i prezzi di cibo e quelli dell’energia sono calati rispetto a un anno fa, compensando in parte i rincari sul resto dei prodotti.