“Apertura alle Adozioni gay? È una idea fuori dal mondo”. L’onorevole Giovanardi risponde a Monsignor Ricchiuti

“Perché i bambini abbandonati devono essere privati della figura di una mamma e di un papà?”.

“Per le coppie gay desiderose di avere figli è più auspicabile l’adozione, che la maternità surrogata”. Così ha dichiarato nei giorni scorsi Monsignor Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo di Altamura e presidente di Pax Christi, al Quotidiano Nazionale, parlando di maternità surrogata e di adozione: “Io non mi opporrei, qualora in futuro ciò diventasse possibile, fatte salve certe condizioni”.

Un’uscita infelice, quella di Monsignor Ricchiuti, che ha scatenato una miriade di contestazioni, soprattutto tra coloro che conoscono il mondo delle adozioni, specialmente quelle internazionali.

Tra questi ultimi anche l’onorevole Carlo Giovanardi, per 4 anni alla guida della Commissione Adozioni Internazionali, che in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno sottolinea: “Ho conosciuto a fondo il meccanismo per le adozioni e invito il vescovo a ripensare quello che ha detto – e ancora – Non comprendo la logica per la quale bambini abbandonati o orfani, oltre al trauma vissuto, debbano essere affidati a una coppia gay. Perché devono essere privati nella crescita della figura materna o paterna?”.

Sono molte le coppie in attesa di poter adottare un bambino

L’ex Ministro Giovanardi profondo conoscitore delle dinamiche alla base dell’istituto dell’adozione, sottolinea inoltre come siano molteplici e differenti da Paese a Paese, le condizioni poste dalle autorità per permettere alle coppie di adottare: “Sua eccellenza Ricchiuti dovrebbe sapere che la maggior parte dei Paesi stranieri pongono determinate condizioni, circa la situazione familiare dei candidati all’ adozione. Ad esempio i Paesi dell’America Latina chiedono che la famiglia sia fondata da una coppia sposata. Ma soprattutto per ogni bambino, c’è una fila infinita di coppie in attesa di poter adottare, con caratteristiche riconosciute per l’adozione, affinché siano in grado di crescerlo”.

A quanti contestano che un bambino abbandonato non sarebbe certamente più felice in un istituto, Giovanardi risponde: “il presupposto è falso. C’è una sproporzione enorme tra chi vuole adottare (NDR. Solo in Italia le coppie sposate senza figli sono più di 5 milioni) e i bambini adottabili. Non ci sono abbastanza bambini per le adozioni, come sanno tutti quelli che voglio adottare un bambino”.

“La maternità surrogata sta mettendo in difficoltà l’istituto dell’adozione”

 Per quanto riguarda la maternità surrogata Monsignor Ricchiuti e l’onorevole Giovanardi sembrano invece trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda, uno strumento, che chiarisce l’ex ministro, sta mettendo in grave difficoltà anche l’istituto dell’adozione: “Questa pratica è vietata e fa bene Ricchiuti a non condividerla – chiarisce l’ex Ministro alla Gazzetta del Mezzogiorno– La coppia che adotta deve essere aperta e generosa, non scegliendo la provenienza. Con l’utero in affitto le agenzie garantiscono il prodotto perfetto, perché in caso contrario fanno abortire la donna”.