Aprilia, Roma. Un nuovo caso di neonato abbandonato

Un bambino di circa sei mesi è stato abbandonato in una carrozzina davanti all’ospedale di Aprilia. Immediatamente soccorso, è in buone condizioni di salute

Questa volta non si tratta di un bambino appena nato, ma anche se dalle prime notizie pare sia intorno ai sei mesi d’età, il concetto non cambia molto: si tratta dell’ennesimo caso di abbandono di un neonato (o poco più) che segue di pochi giorni quello avvenuto in provincia di Torino.
L’ultimo caso è successo, invece, ad Aprilia, in provincia di Roma, dove, davanti all’ospedale, verso le 19.30 di venerdì 26 gennaio, è stata lasciata una carrozzina con dentro un bambino che dovrebbe avere tra i tre e i sei mesi. Il piccolo è in buone condizioni di salute, come accertato dai controlli sanitari che sono immediatamente scattati dopo il ritrovamento.

Una culla per la vita avrebbe garantito maggiore riservatezza

Secondo le prime indagini, le immagini di sorveglianza hanno registrato una donna con il volto coperto da una mascherina lasciare la carrozzina, ma al momento non si sa nulla di più, né tantomeno se la donna fosse o meno la madre.
Quello che è certo è che il piccolo indossava una tutina ed era avvolto in una coperta, segno di una cura che, evidentemente, si è scontrata con difficoltà che hanno portato alla decisione di abbandonare il bambino in un luogo in cui si era certi che qualcuno gli avrebbe immediatamente prestato aiuto e soccorso.
Certo non ci si può non porsi la domanda se il lasciarlo in una culla per la vita avrebbe garantito al piccolo cure ancora più tempestive e, nello stesso tempo, una maggiore privacy e “serenità” alla donna che lo ha lasciato, data la caratteristica delle culle stesse di proteggere e garantire l’anonimato di chi lascia lì un minore.
Al di là di tutto, comunque, ciò che rimane è l’amarezza di una vicenda, l’ennesima, che racconta delle difficoltà incontrate da chi mette al mondo dei figli e non sente intorno a sé (e dentro di sé) le forze necessarie per prendersene cura. A differenza dell’abbandono di neonati appena venuti alla luce, in questo caso il piccolo ha verosimilmente vissuto per qualche mese insieme ai suoi genitori o a qualcuno che lo ha accudito, cosa che rende la vicenda per certi versi ancora più complessa e bisognosa di un rispettoso silenzio. Senza emettere giudizio alcuno, ma solo una preghiera per questo piccolo, ora in una casa di accoglienza e, se tutto andrà bene, presto accolto in una nuova famiglia, e per i suoi genitori naturali, i cui pensieri e sentimenti di questi giorni non possono nemmeno essere immaginati.