Ultimo mese per chiedere gli arretrati dell’Assegno Unico. Trovate ulteriori risorse per garantire l’ISEE gratuitamente

Solo le domande presentate entro il 30 giugno hanno diritto a ottenere anche gli arretrati dell’Assegno Unico. Impennata di richieste di ISEE: l’INPS stanzia altri 7 milioni per garantire la gratuità della compilazione tramite i CAF

Per chi fino a oggi ha rimandato la questione pensando che “tanto c’è ancora tempo”… il tempo inizia a non esserci più. Come ampiamente anticipato, infatti, solo chi presenta la domanda per l’Assegno Unico entro il 30 di giugno ha diritto a recuperare anche gli arretrati a partire da marzo. Dopo questa data, le domande presentate e accettate otterranno il diritto a ricevere l’assegno unicamente dal mese successivo a quello di presentazione.

Domande da presentare entro il 30 giugno

Stesso discorso per chi la domanda l’ha già presentata ma ancora non ha allegato l’ISEE: l’INPS, infatti, per tutte le domande presentate senza ISEE, dava la possibilità di ricevere l’Assegno Unico nella misura minima di 50 euro mensili a figlio, salvo garantire i conguagli una volta acquisita la dichiarazione ISEE. Anche in questo caso, però, la scadenza è quella del 30 giugno: dopo tale data, gli eventuali arretrati non sono più recuperabili.
Il rischio, per chi ancora non ha fatto l’ISEE, è che in quest’ultimo mese si crei un “ingorgo” di richieste che impedisca il rilascio del documento in tempo utile. Inoltre, finora l’ISEE era rilasciato gratuitamente dai CAF, che ricevono dallo Stato un contributo di 16 euro per ogni pratica.
I fondi destinati a tale misura, però, si stanno esaurendo: è stato il presidente della Consulta dei CAF Giuseppe Angileri a lanciare l’allarme, sottolineando che, proprio per via del boom di richieste portato dall’Assegno Unico, finora sono stati erogati circa 7,7 milioni di pratiche Isee. Una cifra che, a fronte di un finanziamento ai Caf di 122 milioni, non permette di garantire la gratuità per le ulteriori domande che ci si aspetta arrivino nel prossimo mese.

7 milioni di euro per garantire l’ISEE gratuito

Proprio questa mattina, però, l’ANSA ha rilanciato la notizia che dovrebbe scongiurare il pericolo che il pagamento dell’ISEE ricada sulle spalle delle famiglie: al termine dell’incontro tra i rappresentanti dell’INPS, la consulta dei CAF e il Ministero della Pari Opportunità e la Famiglia, infatti, è arrivato l’impegno da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza di dare ulteriori 7 milioni di euro ai CAF per mantenere la gratuità del servizio di compilazione dell’ISEE.
Ora non resta che affrettarsi a fare la richiesta che, ricordiamo, oltre che attraverso i CAF, può anche essere effettuata in autonomia attraverso il portale dell’INPS.