BAMBINIXLAPACE. Moldova: “Essere ospite va bene, ma meglio ancora è tornare a casa”

Katya confessa di essere contenta per aver potuto portare parte della famiglia lontano dalla guerra. Invece, per l’altra metà che è rimasta “in mezzo agli spari”, il cuore “rimane spezzato ed il pensiero corre sempre a casa”

Abbiamo conosciuto Daria e Alina durante la giornata mondiale del bambino, il 1° giugno. Ci trovavamo a Vasieni, un villaggio di Ialoveni in Moldova, dove Amici dei Bambini sta portando avanti il progetto #BAMBINIxLAPACE.

Daria e Alina sono due sorelle. Sono venute in Moldova assieme alla mamma Katya, da Odessa (Ucraina). Sono una delle tre famiglie profughe che hanno trovato alloggio presso parenti del villaggio di Vasieni ed anche una delle famiglie che ha più bisogno di assistenza e supporto. A casa hanno lasciato il papà e il fratello maggiore che non ha potuto accompagnarle in Moldova, essendo stato costretto, a causa della sua età, a rimanere in Ucraina a combattere.

BAMBINIXLAPACE vuol dire solidarietà e aiuto verso il prossimo

Da tre mesi, da quando vivono in Moldova, la madre e le figlie ricevono assistenza e appoggio da parte dei servizi sociali, dal Comune e da vari enti che forniscono alla famiglia alimenti e cose di prima necessità.

La madre confessa di essere contenta per aver potuto portare parte della famiglia lontano dalla guerra. Invece, per l’altra metà che è rimasta “in mezzo agli spari”il cuore “rimane spezzato ed il pensiero corre sempre a casa”.

Siccome è convinta che prima o poi torneranno a casa, in Ucraina, Katya non ha voluto iscrivere la figlia più piccola ad una scuola moldava. Ha fatto questa scelta pensando anche al trauma che subirebbe la bambina nel caso in cui dovessero tornare a casa rompendo nuovamente i legami con i compagni, cosa che è già accaduta con la guerra in Ucraina.

“Qui in Moldova– racconta Katya- abbiamo trovato un’accoglienza molto calda. Tutti ci hanno trattate con bontà e gentilezza, per cui vi saremo sempre grate. Essere ospite va bene, è uno stato che uno si può godere per un tempo determinato. Ma meglio ancora è tornare a casa, accanto ai propri cari, dove ci aspettano percorsi già iniziati che dobbiamo riprendere”.

BAMBINIXLAPACE: l’importanza del gioco per lo sviluppo dei bambini

Katya è contenta che con il programma ludico che si svolge nella biblioteca pubblica del villaggio, la bambina stia proseguendo nel proprio percorso di sviluppo cognitivo e abbia raggiunto buoni risultati grazie ai giochi e ai materiali educativi che può utilizzare nella biblioteca.

La figlia più grande invece, ha potuto seguire i corsi on-line, rimanendo sempre in contatto con gli insegnanti ucraini e concludendo l’anno scolastico con i migliori esiti a tutte le materie.

Il sindaco di Vasieni, ci racconta che nel villaggio ci sono quattro punti di accoglienza dei profughi ucraini e che attraverso gli assistenti sociali che li seguono, viene aggiornato quotidianamente sul loro stato e sui bisogni che cerca di soddisfare con prontezza. Perciò è riconoscente ad Ai.Bi. e agli altri enti che si sono attivati per offrire aiuti umanitari non solo ai “vicini ucraini” ma anche a chi è “vicino” ed in difficoltà, qui nel Paese.

 Tutti possono aiutare a compiere un gesto di speranza

Tutti possono sostenere il progetto di Ai.Bi. #BAMBINIxLAPACE, attivo in Ucraina, Moldova e Italia a favore dei bambini ucraini e delle loro famiglie, con una donazione una tantum o con l’Adozione a Distanza”.
Ricordiamo che tutte le donazioni ad Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali.

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