Berlino, papà “in affitto” per chi non ce l’ha

dad200“Offresi in affitto papà esperto. 7 euro all’ora”. Non è uno scherzo, ma un possibile annuncio promozionale del nuovo lavoro di un ex imbianchino tedesco. Ricardo Strauch, questo il suo nome, per mestiere ha deciso infatti di fare il papà e di porsi come punto di riferimento paterno per la crescita di bambini che non hanno il padre. Per 7 euro all’ora, il 33enne berlinese accompagna i piccoli a scuola, gioca e guarda la Tv con loro, ascolta i loro problemi e accorre in loro difesa quando litigano con i compagni di classe.

Attualmente ha 12 “figli”, 3 femmine e 9 maschi di età compresa tra i 7 mesi e i 9 anni: sta con loro fino a 4 volte alla settimana e con qualcuno ha trascorso anche il giorno di Natale.

La “vocazione” per questa particolare professione Ricardo l’ha scoperta per caso, mentre imbiancava le pareti di un asilo. “Mi sono trovato circondato da bambini – racconta –, tutti volevano chiacchierare con me. E così un’insegnante mi disse che avrei dovuto fare l’educatore”.

Le mamme dei “suoi” bambini sono entusiaste. “Mio figlio sarebbe sempre circondato dalle donne – dice la madre del piccolo Tayfun –, da me alle maestre. Ha bisogno però anche di un riferimento maschile, un uomo con cui fare le cose che piace fare ai ragazzi”.

Poco convinta della definizione di “papà in affitto” è invece la sociologa della famiglia Chiara Saraceno. “è una bella invenzione di mercato – afferma –, ma mi lascia perplessa la scelta del nome, che trovo rischiosa: in papà in affitto non si assume, giustamente, tutte le responsabilità connesse alla genitorialità. E se poi cambiasse lavoro?” Di parere diverso la psicologa dell’età evolutiva Tilde Giani Gallino, per cui quello del nome non è l’aspetto più importante. “Basta che la madre parli molto chiaramente con il figlio – consiglia la psicologa­–: chi si prende cura di lui è qualcuno di molto importante, un amico di famiglia, ma che non resterà per sempre”. Sulla natura dell’iniziativa berlinese invece non si dice contraria: “Un uomo può svolgere perfettamente il lavoro che un tempo veniva affidato alla balia. Tante volte i bambini si affezionavano più a lei che ai genitori”.

Quello ideato da Ricardo Strauch è, in Germania, la prima versione “professionale”, ovvero a pagamento, del servizio di cura dei figli affidata agli uomini. A livello gratuito infatti esistevano già altri progetti simili come quello degli anziani in pensione che si prendevano cura di nipoti non loro o quello del cosiddetto “Pate”, una sorta di mentore che segue gli adolescenti in difficoltà.

 

Fonti: Il Secolo XIX, Corriere della Sera